Alfredo Di Stefano, grande figura
Il calciatore sudamericano ha inaugurato il primo, grande ciclo del Real Madrid,
di un immenso Real: capace di 5 Coppe dei Campioni
Alfredo Stefano Di Stefano Lauhlè è stato un calciatore e allenatore di calcio di origine argentina ma naturalizzato spagnolo, di ruolo attaccante. La “freccia bionda” è unanimemente considerato tra gli attaccanti più forti al mondo.
Di eccellenti doti tecniche, era in grado non solo di segnare ma anche di servire assist e quindi poteva giocare anche in una zona più arretrata rispetto alla posizione di attaccante pure, quasi da centrocampista.
E’ stato insieme a Langara e Romario l’unico giocatore a essere stato capocannoniere in tre differenti nazioni. Prima di Messi era stato anche il capocannoniere del Clasico e comunque rimane il madridista ad aver segnato più gol al Barca.
Nato a Buenos Aires il 4 luglio del 1926, più esattamente a Barracas, Argentina, alto quasi 1 metro e 80, iniziò a calciare un pallone nelle giovanili del River Plate a 15 anni. A 16 finì in prima squadra, dove esordì nel 1945, diciannovenne. Tuttavia non trovò spazio e fu costretto ad andare all’Huracan, in prestito. Qui segnò nel derby contro il San Lorenzo, anticipando la sua fama da goleador nei derby. Fece con questa maglia anche il gol più veloce nella storia del campionato argentino (11 secondi).
Tornò quindi al River e fu decisivo per lo scudetto dei biancorossi con 37 reti in campionato. L’anno seguente nella Coppa dei Campioni del Sudamerica (quella che adesso è la Libertadores) fece 4 gol in 6 partite, dimostrando ancora grandi doti realizzative.
Poi si trasferì al Millionarios, nel calcio colombiano. All’epoca questo campionato era in un periodo d’oro e questa scelta, che potrebbe oggi sembrare particolare, era in realtà molto gettonata. Qui vinse tre campionati (1949,1951,1953) e due volte ne è stato il capocannoniere (‘51 e ‘53) con 31 e 20 reti. Di fatto il Millionarios resterà la più forte squadra del campionato colombiano.
Si trasferì nel Real Madrid dopo essere stato notato da Santiago Bernabeu. Il Real aveva solo due campionati e non era nemmeno la prima squadra nella capitale spagnola. Già, perché l’Atletico Madrid ne aveva quattro.
Alfredo Di Stefano fu subito capocannoniere e campione di Spagna nel 1953-54, contribuendo al titulo con 27 reti in 28 partite giocate. L’anno successivo il Real rivinse lo scudetto e la Coppa Latina, all’epoca un prestigioso campionato europeo. Anche se l’attaccante non fu capocannoniere, superato da Juan Arza. Nel 1955-56 il Real fu la prima squadra spagnola a disputare la odierna Champion’s, che si chiamava Coppa dei Campioni.
Quella strepitosa edizione madridista vide il Real Club vincere la più rilevante, tra le competizioni continentali: in campionato arrivò secondo, dopo i baschi dell’Athletic Bilbao. L’argentino fu nuovamente la punta più concreta, con 24 reti in 30 partite giocate.
Il fatto di essere arrivato in cima al Vecchio Continente fu motivo, per la dirigenza del Real Madrid, per continuare a prendere giocatori di livello assoluto. Nella capitale iberica giungono Kopa, Rial, Gento e negli anni successivi vinse due campionati spagnoli, la coppa Latina, quella fu la ultima edizione; e altre due Coppe dei Campioni. Alla fine di quel ciclo sarebbero state 5 in 5 anni.
Di Stefano fu capocannoniere in entrambi i campionati vinti e nel 1957-58 il più redditizio giocatore avanzato. I due anni successivi furono vinti dal Barca ma Di Stefano rimase capocannoniere e comunque vinse altre due Champion’s.
Sul piano individuale va ricordato che Alfredo Di Stefano ha vinto, 1957 e 1959, il Pallone d’Oro.
Al Real arrivò il magiaro Ferenc Puskas e quindi la coppia offensiva fu una delle migliori della storia, con il successo in altri quattro campionati. Il bottino finale coi blancos fu di otto campionati, cinque Coppe dei Campioni e una Coppa Intercontinentale. Incredibile il fatto che segnò in tutte le finali di Coppa: solo lui, ha questo record.
Al termine della permanenza madrilena, Alfredo Di Stefano avrebbe contato 308 gol in 396 partite. Il terzo assoluto dopo Cristiano Ronaldo e Raùl. Chiuse la carriera nell’Espanyol, l’altra metà del cielo di Barcellona.
In nazionale giocò 6 partite con l’Argentina e 31 con la Spagna senza grossi risultati. Vinse, però, nel 1947, la Coppa America. Tra rifiuti (Argentina) e mancate qualificazioni (Spagna) non giocò mai, la fase finale di un mondiale. Solo nel 1962 la Spagna si qualificò ma Di Stefano si infortunò.
Alfredo Di Stefano, come allenatore, in 24 anni, vinse 5 titoli nazionali: 2 campionati argentini, uno spagnolo, 1 Supercoppa di Spagna e un primo posto nella Segunda Divisiòn. Arrivò a ottenere anche un trofeo internazionale: stiamo parlando di una Coppa delle coppe, nel 1979-80, col Valencia.