Stefania Andreoli, psicologa e autrice del libro “Papà, fatti sentire” – Bur Rizzoli, è intervenuta a #genitorisidiventa, su Radio Cusano Campus, sul significato della paternità, della maternità, e sulle differenze educative tra i figli maschi e le femmine.
Maternità vs paternità
Cosa significa essere padri? La paternità è un fatto sociale, mentre la maternità è un fatto naturale; sostiene la dottoressa Andreoli nel suo lavoro. “Sulle mamme c’è poco da dire – ha spiegato l’esperta, durante l’intervista – le mamme esistono da sempre, esistono da quando esistono i figli: qualunque cosa tu dica fai sempre centro. Le mamme anche quando sbagliano di grosso vengono perdonate. Parlando coi ragazzi sento dire: era in buona fede, non voleva! Questo significa che i figli perdonano le mamme e facendolo perdonano se stessi. Se c’è un pasticcio da risolvere, una cosa da fare, un segreto da confidare, c’è la mamma, più che il papà.”
La paternità e i giudizi esterni
Per le motivazioni appena elencate, e non solo, le mamme vengono meno giudicate rispetto ai papà. “Essere padri è un fatto pubblico, passa attraverso la gogna, il giudizio esterno – ha aggiunto Stefania Andreoli – i figli colludono con questa possibilità. Quando i papà sbagliano il perdono non è a portata di mano. Pure la società ha sempre una parola negativa, un giudizio, su come si debba fare il padre e sulla virilità contemporanea.”
Perfetto, ho tre figli maschi… Sono apposto.