Un’iniezione di fiducia, di energia e di risorse. 23 milioni di euro saranno erogati nei prossimi giorni, a seguito delle normali operazioni di verifica e controllo contabile, allo scopo di ampliare i percorsi formativi degli Istituti Tecnici Superiori (ITS) per l’anno venturo 2018/2019. La legge di Bilancio per il 2018 aveva accresciuto le precedenti risorse già destinate agli ITS di ulteriori 10 milioni di euro (20 milioni di euro nel 2019 e 35 milioni di euro a decorrere dal 2020), prevedendo, tuttavia, un complesso iter per la loro erogazione che si è finalmente concluso anche con il previsto accordo in Conferenza Unificata.
“Gli ITS in questi anni hanno permesso, in sinergia con le imprese, con gli istituti di istruzione superiore, le università e le Regioni, di garantire un’offerta formativa altamente qualificata, capace di promuovere elevate competenze tecniche e sviluppare processi di innovazione e di valorizzazione delle filiere territoriali in contesti ad alto tasso di tecnologia – sottolinea il Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Marco Bussetti – . In un’ottica di apprendimento permanente, gli ITS si pongono come naturale raccordo tra il mondo della scuola, delle università e del lavoro. Per questo intendiamo dare più visibilità e attenzione al settore, comunicando maggiormente all’esterno gli aspetti di questo segmento che incidono positivamente sulla formazione dei nostri studenti. Puntiamo a raggiungere i livelli di adesione e partecipazione che hanno anche in altre nazioni. L’erogazione di queste risorse sarà il punto di partenza per un complessivo piano di rilancio e potenziamento. Gli ITS generano professionalità utili al mondo produttivo e lo fanno lavorando a stretto contatto con i territori”.
Per gli ITS parte dunque, ora, un Programma di sviluppo nazionale che servirà a qualificare l’offerta formativa e a rafforzarne il ruolo nella promozione dell’innovazione. Le azioni indicate dal Programma di sviluppo sono finalizzate a far acquisire un’alta specializzazione tecnologica ad almeno 20.000 giovani entro il 2020.