«Il veleno che esce dalla plastica riscaldata è chiamato antimonio ed è stato denunciato per lungo tempo. Se lasciate le vostre bottiglie di plastica con acqua in macchina durante i giorni caldi e bevete l’acqua dopo che è stata riscaldata, correte il rischio di sviluppare il cancro al seno».

Torna a circolare su Whatsapp il messaggio che bere l’acqua in bottiglie di plastica lasciate al sole sviluppi il cancro al seno.

E’ una bufala o realtà?

La legge punisce i commercianti che custodiscono all’esterno le casse d’acqua perché lasciare le bottiglie al sole non è salutare. Con l’arrivo del’ estate torna a circolare, quel messaggio allarmistico secondo cui provocherebbe il cancro al seno.

Secondo uno studio, condotto da Plasticsinfo.org,  la plastica utilizzata per le bottigliette morbide e trasparenti non rilascia nessuna sostanza che possa favorire il cancro, neppure dopo l’esposizione al sole perché le molecole rilasciate sono presenti in dosi minime.

 “Il presunto rischio di tumore al seno nasce dal fatto che alcune delle sostanze contenute nelle bottiglie di plastica che vengono “rilasciate” dopo intenso riscaldamento sono considerate in grado di modificare i livelli e l’attività degli ormoni nel corpo, ma – anche in questo caso – le quantità ragionevolmente presenti nell’acqua sono molto più basse di quelle potenzialmente pericolose. Ovviamente, per ridurre ancora di più un rischio che appare già trascurabile, conviene rispettare il consiglio di non lasciare le bottiglie troppo tempo al sole. Una ragionevole prudenza” spiega Di Maio.
E’ sicuramente preferibile non alimentare questo tipo di catene allarmistiche, ma allo stesso tempo evitare di consumare acqua lasciata a scaldare al sole. Inoltre non riutilizzate più volte le stesse bottiglie di plastica e potete ricorrete a borracce in vetro, acciaio, alluminio o BPA free.