#crescereinsieme: il progetto che unisce quattordici associazioni per migliorare l’efficacia e l’efficienza degli interventi a sostegno dei nuclei fragili mamma/bambino e contrastare la povertà educativa. Il progetto è partito durante lo scorso maggio e andrà avanti per tre anni.
Il Lazio è la regione con la più alta percentuale di nuclei familiari costituiti da mamme sole, 250.000. Tra queste, diverse migliaia vivono in condizioni di povertà assoluta e di forte disagio per violenze subite, patologie psichiatriche e altri problemi. Mamme sole, con i loro figli, senza un lavoro, né una casa. Molte sono straniere, in fuga da situazioni di sfruttamento, prive di riferimenti e di reti parentali.
Secondo una recente ricerca, nella regione si contano circa 50 strutture preposte all’accoglienza delle mamme con i loro bambini. Annualmente vengono accolte circa 550 donne e 700 bambini. Moltissimi altri nuclei ricevono supporto dai servizi sociali e dalle organizzazioni benefiche in diversi modi, dall’assistenza domiciliare al sostegno scolastico, fino all’aiuto materiale. Ma questo crescente impegno non basta. Uno dei problemi è il ritardo con cui questi nuclei sono individuati e presi in carico dai servizi territoriali, il che impedisce l’attivazione di interventi tempestivi per far fronte al disagio. Ciò ha conseguenze drammatiche sullo sviluppo del bambino, che assorbe anche inconsapevolmente i disagi della madre.
Madri autonome e buon vicinato per uscire da situazioni di vulnerabilità
“Vogliamo favorire l’autonomia delle madri sole, si tratta di una vera e propria emergenza sociale – ha affermato il portavoce del progetto, Salvatore Carbone, a #genitorisidiventa, su Radio Cusano Campus – aiutiamo i bambini indirettamente, attraverso le madri. Cerchiamo di ricreare relazioni tra famiglie, tante volte si ha bisogno di piccoli aiuti che vengono dati da altre famiglie. Un buon vicinato può aiutare ad uscire da situazioni di vulnerabilità.”
Maggioranza di madri straniere vulnerabili
#crescereinsieme: le madri in condizione di solitudine sono straniere o italiane? “La stragrande maggioranza di donne sole sono straniere – ha aggiunto Carbone – spesso la frammentazione dei nuclei familiari ha portato anche a rilevare una presenza significativa di mamme italiane, in difficoltà.”