Dopo l’assoluzione per l’ex direttore de Il Giornale Maurizio Belpietro per il titolo pubblicato sul quotidiano “Questo è l’Islam” dopo l’attentato terroristico a Charlie Hebdo, Hamza Roberto Piccardo, scrittore e punto di riferimento degli islamici italiani, è intervenuto ai microfoni di “Legge e Giustizia”, trasmissione condotta da Matteo Torrioli su Radio Cusano Campus.
Caso Belpietro
“Spero ci sia ricorso in appello – ha sottolineato Piccardo – la legge Mancino parla di incitamento all’odio su base religiosa. Non capisco come si sia potuto interpretare la vicenda in questo modo, considerando che Feltri e Belpietro sono dei sociopatici. Stiamo parlando di gente che sviluppa reali sentimenti di odio e intolleranza che va a scaricare sulle persone più deboli. Purtroppo c’è questa tendenza a considerare estranei tutti coloro che non sono esattamente come gli altri. Si tratta di identità fittizie che nascono in opposizione, anziché per costruire qualcosa”.
Da anni si sta lavorando ad un riconoscimento da parte dello stato Italiano della religione islamica
“Non credo che l’attuale Ministro dell’Interno abbia questa intenzione e se l’avesse mi preoccuperei. Spero che la comunità si rafforzi e cresca, in attesa di tempi migliori”. In più occasioni Salvini ha sottolineato come l’Islam non rispetti la Costituzione visto il modo in cui i seguaci tratterebbero le donne: “Diversamente da quanto detto da Salvini, dottrinalmente, questa religione non implica che la donna venga considerata inferiore all’uomo. Tutto dipende dalla provenienza e dall’aspetto socio-culturale. Di casi di maltrattamenti di donne se ne trovano anche tra italiani di qualsiasi religione, specialmente nelle zone più rurali”.