Ettore Rosato, deputato PD e vicepresidente della Camera, è intervenuto ai microfoni della trasmissione “Ho scelto Cusano – Dentro la notizia”, condotta da Gianluca Fabi e Daniel Moretti su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano: “In assemblea non ho sentito critiche di Martina a Renzi, mi stupisce averle sentite dopo. Delrio candidato? Appena lo citiamo lui smentisce quindi non lo citerò mai più. Governo? Ogni tanto mi capita di citare anche Conte, ma più come intercalare che per un ruolo politico. Magliette rosse? Iniziativa civile e non politica, Salvini l’ha usata per fare polemica. Lo strappo che ogni giorno cerca di fare contro i rom, contro i sinti, contro i neri, contro i rossi, alla fine lo pagherà”.
Sull’assemblea del Pd
“Siamo rimasto l’unico partito che discute e ha una dialettica interna –ha affermato Rosato -. Per questo appariamo come coloro che litigano. Dieci anni fa tutti i partiti discutevano, poi Berlusconi, Salvini e Casaleggio ci hanno abituato al fatto che non si discute più e c’è uno che comanda e decide per gli altri. Di questo paghiamo lo scotto. Le critiche di Martina a Renzi? Io ho ascoltato l’intervento di Martina in assemblea e non ho sentito critiche a Renzi. Quindi mi stupisce sentirle dopo. Renzi si è assunto tutte le responsabilità della sconfitta, io credo che le responsabilità della sconfitta siano molto più diffuse. Delrio candidato renziano contro Zingaretti? E’ troppo presto per dirlo, credo che bisognerebbe mettere un tappo a tutte le discussioni che riguardano l’interno del Pd. Penso che ogni volta che abbiamo citato Delrio come possibile candidato lui ha fatto immediatamente un’intervista per smentirlo, quindi non lo citerò mai più. Orfini dice che il progetto Zingaretti è troppo legato al passato? Direi che sono d’accordo, però credo che se ne debba discutere al Congresso”.
Questione migranti, Salvini vuole chiudere porti anche alle missioni internazionali
“L’ultima volta che Salvini ha messo mano sui temi che riguardano l’immigrazione in Europa è riuscito a far tornare Conte dal Consiglio UE con la cancellazione dell’obbligo di altri Paesi di prendere quote di migranti –ha dichiarato Rosato-. Quello è stato il primo grande successo della politica di Conte e di Salvini, una politica fatta battendo i pugni, facendo tweet e dirette facebook fa ridere gli altri che si prendono gioco di noi. Ogni tanto mi capita di citare anche Conte, ma più come intercalare che per un ruolo politico, perché il premier lo fa Salvini, al massimo parliamo di Di Maio. Conte non esercita in nulla le sue funzioni. Non è possibile che ci sia una controversia tra ministro dell’interno e ministro della difesa e lui non dica nulla”.
Sull’iniziativa delle magliette rosse
“Purtroppo Salvini ha lavorato in questi anni nel fomentare la paura sull’immigrato e sul diverso e questo purtroppo ha fatto breccia in un pezzo della società –ha affermato Rosato-. Io credo che la testimonianza delle magliette rosse sia una testimonianza civile di tante persone, si tratta di una scelta di carattere etico, non era un’iniziativa politica. Il fatto che Salvini usi queste cose per polemizzare e per dividere ancora di più credo sia molto sbagliato. Salvini deve ricordarsi che chi governa deve cercare di tenere unita la società. Lo strappo che ogni giorno cerca di fare contro i rom, contro i sinti, contro i neri, contro i rossi, contro i verdi, contro coloro che sono diversi, alla fine lo pagherà”.
Sul decreto dignità
“Questo decreto è molto povero –ha affermato Rosato-. Siamo partiti dal fatto che bisognava cancellare il Jobs act perché dicevano che era il male di tutti i mali. Poi hanno fatto due correzioni banali e sbagliate. E’ un provvedimento con un titolo roboante, ma con un contenuto di una modestia infinita. Fa una cattiveria alle imprese perché gli aumenta gli oneri, ma sulle politiche del lavoro non stanno producendo nulla”.