Michela Andreozzi, non madre felice, è autrice del libro “Non me lo chiedete più. La libertà di non volere figli e non sentirsi in colpa” (HarperCollins Editore). Così, l’attrice romana racconta la condizione delle donne #childfree, ovvero quelle che non vogliono avere figli. Di rado si vedono donne del mondo dello spettacolo uscire allo scoperto e spiegare una decisione così delicata e diffusa: c’è chi vorrebbe avere figli ma non può, o non è nella condizione di farne, o chi – pur potendo – ha deciso di non averne. Michela Andreozzi perché non ha deciso di non diventare mamma? “E’ la mia natura, cerco di essere in armonia con la mia natura. Se prendi questa decisione lo fai per tanti motivi: perché ti piace vivere in coppia, o perché ti piace il tuo lavoro, come nel mio caso. Io sono come Mary Poppins, coi bambini mi diverto un sacco ma non ho figli miei”, ha spiegato Michela Andreozzi a #genitorisidiventa, su Radio Cusano Campus.

Quante volte si è sentita ripetere sempre la stessa domanda?

“Tante volte, per fortuna non me lo ha chiesto mia madre, ma come tutte le donne sono stata sottoposta a questa domanda indiscreta. Non si sa cosa c’è dietro una donna che non ha figli, nel caso mio c’è una persona che non li vuole e che non ha problemi a dirlo, in altri casi ci sono ragazze che non possono averne o che non hanno ancora sviluppato il coraggio di dirlo. E’, comunque, una domanda molto personale”, che probabilmente non andrebbe posta con tanta leggerezza, ha aggiunto l’attrice romana. 

Quando e chi le ha chiesto spiegazioni?

“Mentre ero in taxi”, racconta Michela Andreozzi. “E’ un aneddoto che racconto anche nel libro, un tassista mi ha detto non sa cosa si perde. Lo chiedono impunemente, solo alle donne, agli uomini non lo chiedono mai. I genitori sono due, di qualunque sesso essi siano.”

Donne vs uomini

“Se gli uomini non vogliono figli, e lo dicono anche al primo appuntamento, sono ‘fighi’; se le donne dicono di non avere figli passano come donne ‘strane’. Io penso che le donne siano anche altro oltre al loro ruolo biologico”, ha detto la Andreozzi.

Non me lo chiedete più: a chi è destinato il libro?

“Alle donne che si sentono pressate per non volere figli, alle mamme che consigliano alle figlie avere bambini. E’ un ottimo regalo per spiegare la propria posizione con maggiore sicurezza”, si è congedata così la più famosa delle donne childfree d’Italia.

Chi sarà la prossima ad esporsi con sicurezza e leggerezza?

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