Conti della Lega. Alessandra Moretti, dirigente nazionale del Pd e consigliere della Regione Veneto, è intervenuta ai microfoni della trasmissione “Ho scelto Cusano – Dentro la notizia”, condotta da Gianluca Fabi e Daniel Moretti su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano: “Lega? Le sentenze vanno rispettate anche da Salvini che si crede il Padre Eterno. Dov’è finita l’onestà del M5S? Se fosse successo al PD avrebbero gridato allo scandalo. Di Maio è succube di Salvini, sa che rischia di essere fagocitato dalla prepotenza salviniana. Decreto dignità? Incentiva gli imprenditori a non rinnovare i contratti e favorisce il lavoro nero. Zingaretti? Lo stimo, ma la cosa più urgente è dare pieni poteri a Martina”
In merito alla sentenza della Cassazione sui conti della Lega
“E’ una vicenda molto grave e molto pesante per la Lega –ha affermato Moretti-. Sono spariti 49 milioni degli italiani, credo che Salvini prima di rivolgersi al capo dello Stato dovrebbe chiarire in Parlamento e mi auguro che lo faccia presto. Zaia dice che la Lega rischierebbe di sparire se la sentenza venisse applicata? Ognuno deve rispondere delle conseguenze che provoca con i propri comportamenti. E’ una vicenda di una gravità mai accaduta nello scenario italiano. Le sentenze vanno rispettate e le dovrà rispettare anche Salvini, nonostante in questo momento si creda il Padre Eterno anziché il Ministro dell’interno”.
Sulle reazioni del M5S
“Il M5S per anni ha gridato all’onestà –ha dichiarato Moretti-, ora il grande richiamo all’onestà sembra venir meno, dov’è finita l’onestà dei 5 Stelle? Di Maio dice che non c’è nessun imbarazzo. Come sempre predicano bene e razzolano male. Quando tocca a loro o in questo caso ad un loro alleato, il loro atteggiamento cambia completamente. Se fosse successo al PD avrebbero gridato allo scandalo. Lo sappiamo, Di Maio è piegato alla volontà di Salvini, è in una posizione estremamente debole perché rischia di essere fagocitato dalla prepotenza Salviniana. Questo atteggiamento succube, di totale sudditanza verso la Lega, viene dimostrato in maniera palese in questa vicenda”.
Sul decreto dignità
“Non si può pensare di aumentare l’occupazione creando maggiori rigidità e aumentando la burocrazia –ha affermato Moretti-. Le misure varate dal governo rischiano di incrementare la precarietà perché incentivano l’imprenditore a non rinnovare il contratto e a cambiare continuamente i lavoratori. C’è un allarme forte lanciato da chi il lavoro lo crea, come Confindustria. Disincentivare il lavoro a tempo determinato, senza incentivare quello a tempo indeterminato, potrebbe finire con alimentare il problema del lavoro nero? Assolutamente sì. Un altro errore infatti è stato il no alla reintroduzione dei voucher. Ho accolto con favore la richiesta del Sen. Centinaio di reintrodurli in alcuni settori come quello dell’agricoltura. Penso che questo decreto apra una frattura pesante all’interno della maggioranza”.
Sull’Assemblea del Pd e Zingaretti
“E’ necessaria l’apertura di una fase congressuale per rilanciare un partito che deve rimettersi in gioco e guardare al futuro –ha dichiarato Moretti-. Senz’altro Nicola Zingaretti è uno dei dirigenti e amministratori più apprezzati, gode della mia stima. Credo che la cosa più urgente sia confermare Martina e dargli pieni poteri da segretario, in modo che possa esprimere al meglio la sua autorevolezza in un periodo così delicato per il partito. E poi certamente bisogna aprire la fase congressuale”.