Diritto allo studio: la riforma del Lazio all’esame dell’Aula. Nella giornata di oggi la Regione Lazio potrebbe avere un nuovo sistema di diritto allo studio   E’ una giornata importante quella che si sta svolgendo oggi in via della Pisana a Roma, sede del Consiglio Regionale del Lazio, dove è in discussione l’approvazione della nuova legge sul diritto allo studio. La riforma contempla il riassetto della governance, semplificazioni procedurali e nuovi servizi per studenti e dottorandi che, tra l’altro, saranno destinati ad avere un maggior potere decisionale con l’elezione a suffragio universale di un rappresentante all’interno dell’Ente per il diritto allo studio che sarà ribattezzato Di.S.Co. (già Laziodisu).

Massimiliano Smeriglio, vicepresidente della Regione Lazio,  ha ricordato all’Aula che il provvedimento in esame “viene da lontano, frutto di un lungo lavoro nel corso della decima legislatura in cui è stato oggetto di molti approfondimenti e audizioni nell’allora quinta Commissione. Quella che vogliamo approvare è una legge ambiziosa che non vuole solo rispettare quanto la normativa nazionale impone in tema di diritto allo studio, ma che ha anche l’intento di ridisegnare la stessa concezione di welfare studentesco. Una legge che riesca a razionalizzare la spesa pubblica non restringendo gli spazi di partecipazione né depotenziando i servizi offerti ma, anzi, innovando ed ampliando sia i destinatari sia le prestazioni erogate”.

“Dieci i nostri emendamenti alla legge sul Diritto allo Studio, approvati precedentemente in Commissione Lavoro e confluiti nel testo arrivato oggi in Aula, oltre a quelli assorbiti dalla maggioranza. Tra questi, il suffragio universale tra tutti gli studenti per la scelta membro del Cda dell’Ente per il diritto allo studio, Disco (Ex-Laziodisu), originariamente scelto solo dai componenti della Consulta degli studenti, eletto con pieni poteri, in concomitanza con l’elezione del Consiglio Nazionale degli Studenti Universitari (CNSU) e la possibilità per il presidente della Consulta degli studenti di partecipare con diritto di intervento alle riunioni del Cda del Disco”.

Così i consiglieri regionali del M5S del Lazio sulla proposta di legge sul Diritto allo Studio in discussione oggi in Aula alla Pisana. “Abbiamo inoltre posto un limite ai mandati del presidente e dei membri del Cda dell’Ente che, in carica per un triennio, sono rinnovabili una sola volta e posto l’obbligo in capo all’Ente di promuovere ‘apposite forme di tutela volte a incoraggiare i dipendenti a denunciare eventuali illeciti di cui vengono a conoscenza nell’ambito dell’attività lavorativa’, coerentemente con quanto disposto dalla legge nazionale 5stelle sul Whistleblowing. Si tratta di alcune novità che garantiranno agli studenti universitari più potere decisionale, una maggiore possibilità di partecipazione e capacità di controllo nell’ambito della governance degli atenei. Un risultato concreto ottenuto grazie ad un’azione di opposizione intelligente e puntuale fatta nel merito, sui temi e sui tavoli di lavoro”.