Maurizio Paniz, Avvocato degli ex parlamentari e politico italiano, è intervenuto ai microfoni di ‘Legge e Giustizia’ condotto da Matteo Torrioli su Radio Cusano Campus per commentare la vicenda dei tagli a vitalizi agli ex parlamentari, proposta avanzata dall’Ufficio di Presidenza da parte del Presidente della Camera, Roberto Fico.
La crisi economica italiana è causata dai vitalizi?
“Basta guardare i numeri. I numeri costituiscono un qualche cosa di non interpretabile dal punto di vista soggettivo perché rimangano tali. E i numeri dicono che il risparmio è assolutamente irrisorio. Se si pensa di risolvere un piccolissimo problema del paese riducendo, in maniera illegittima, i vitalizi, si commette un errore. Se è un’azione invece rivolta ad acquisire consensi, naturalmente non c’è significato sostanziale. Inoltre, non è una questione di class action perché è una questione di diritti individuali che vanno rispettati. In uno Stato di diritto non si possono introdurre norme retroattive e questo vale per tutti i cittadini italiani.
Questo principio rappresenta una garanzia incontestabile in Italia in Europa e in tutti i paesi civili. I provvedimenti si possono assumere ma devono valere dal domani in poi non in situazioni consolidate. Se passa questo principio, si possono dalla sera alla mattina ridurre tutte le pensioni degli italiani che hanno lavorato tutta la vita per raggiungere un obiettivo.
La prima direzione che prenderemo è il ricorso in sede giurisdizionale, naturalmente ci muoviamo all’interno del sistema di autodichia dove il condizionamento politico sarà notevole, poi c’è la Cassazione e poi ancora l’Europa. Questa norma è certamente anticostituzionale poiché viola il principio di non retroattività dei provvedimenti. Ma per arrivare alla pronuncia di anticostituzionalità si deve arrivare ad un certo percorso. La situazione è comprensibile ai più, qualsiasi norma può valere da oggi al futuro. Non può avere effetti in riferimento a situazioni già consolidate. E’ assolutamente strano che la delibera sia proposta alla Camera e non al Senato. Quindi che ci siano situazioni di parlamentari di serie A e di serie B. Questo indica quanto pressapochismo ci sia in questo tipo di provvedimento”.
Perché è lecito promettere di alzare le pensioni minime e non abbassare quelle in corso?
Da oggi in futuro si possono alzare tutte le pensioni. La realtà è che non si può intervenire in senso negativo rispetto a situazioni già consolidate e questo fa parte di tutti gli Stati di diritto. Se passa un principio di questo genere, tutti i cittadini possono temere che le loro pensioni conquistate con fatica possono essere ridotte. Inoltre, se ogni volta che mi viene presentata una causa dovessi pensare alla risposta del popolo non avrei mai accettato la proposta di difendere l’ingegnere Zornitta, sospettato di essere Unabomber e che per tutti i media era qualificato come tale.
Non avrei potuto accettare decine e centinaia di difese di soggetti già individuati come colpevoli rispetto a situazioni che si sono risolte con un giudizio di non colpevolezza. Il mio compito è questo e io sono felice di fare l’avvocato rispetto a situazioni difficili dal punto di vista mediatico. Se il risultato sarà diverso ne prenderemo atto. Ma sono talmente convinto di aver ragione e che abbiano ragione coloro che si lamentano di questo tipo di provvedimenti che non ho nessun motivo per rifiutare una difesa di questo genere. Per esempio, in quel momento l’ingegnere Zornitta era colpevole di atti drammaticamente pesanti per tutta la comunità nazionale. Se non l’avessi difeso, che cosa sarebbe successo? Avrebbe passato tutta la vita in carcere. La realtà è che bisogna assumere le cause difficili, perché sono queste che fanno la differenza”.