Scandalo diamanti investimento, Banca Popolare di Milano non si presenta in mediazione. L’ Avv. Grazia Ferdenzi (Confconsumatori) è intervenuta ai microfoni di “Siamo ciò che paghiamo”, trasmissione condotta da Livia Ventimiglia su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano.

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In cosa consiste lo scandalo diamanti?

Sto seguendo i numerosi risparmiatori che sono stati coinvolti in questa vicenda e che hanno acquistato questi strumenti finanziari presso il canale della Banca Popolare di Milano, l’unica rimasta a non voler rispondere alle richieste di rimborso. Si è dichiarata parte terza nei rapporti tra risparmiatori e società di vendita. Abbiamo dapprima iniziato, dunque con le mediazioni e poi con le azioni legali.

Come i diamanti sono diventati un prodotto finanziario?

Venivano pubblicizzati ai risparmiatori dicendo che avrebbero avuto un rendimento garantito nel corso degli anni, specificando la percentuale di incremento del valore annuo. Questo particolare rende il prodotto acquistato un prodotto finanziario. L’antitrust ha sanzionato  gli istituti di credito e le società di vendita per informazioni omissive e ingannevoli.

Perché la BPM non si è allineata alle altre banche?

In questi giorni ha avuto un comportamento discriminatorio, in quanto ha dichiarato di voler aprire il tavolo delle trattative solo con due associazioni di consumatori. Con la nostra associazione e con altre, invece, continuano a non presentarsi alle mediazioni.

Qual è il profilo dei risparmiatori che hanno scelto di fare un investimento sbagliato?

Erano tutti risparmiatori invitati dai propri gestori nelle banche dove erano clienti e che si fidavano. La maggior parte sono nella fascia tra i 60 e gli 80 anni con profili di conoscenza medio scarsa relativa agli strumenti finanziari.

La cosa più importante è cercare di conoscere al meglio i prodotti finanziari che si vanno ad acquistare e chiedere approfondimenti nel caso in cui non si è convinti dell’acquisto.