Sportelli anti bullismo: l’Assemblea capitolina vota sì.
L’Assemblea capitolina ha approvato con 26 voti favorevoli, 7 astenuti e nessun contrario la proposta di delibera 92/2018 a prima firma della presidente della commissione Scuola, Maria Teresa Zotta (M5S), che contiene le linee di indirizzo all’amministrazione volte all’istituzione e all’attivazione di sportelli di ascolto di contrasto al bullismo e al cyberbullismo nei Municipi di Roma Capitale.
Come ha spiegato Zotta intervenendo in Aula, “abbiamo iniziato questo percorso qualche mese fa in occasione della Giornata internazionale contro il cyberbullismo. Questa e’ una delibera di indirizzo che mira a creare punti di ascolto all’interno dei Municipi attraverso un protocollo d’intesa con tutti gli addetti ai lavori, dalla Polizia postale al Miur passando per le associazioni dei genitori e dei ragazzi e il Garante per l’infanzia e l’adolescenza, per contrastare il fenomeno del bullismo”.
Si tratta, ha sottolineato la consigliera M5S, “di sportelli di ascolto che non devono costituire un momento terapeutico ma un primo momento appunto di ascolto di una problematica che coinvolge gli adolescenti e le loro famiglie. Quello del bullismo è un fenomeno ormai molto diffuso, al punto tale che si è ritenuto di dover intervenire con una legge, la 74/2017, per prevenirlo e supportare gli adolescenti all’interno delle scuole per contrastarlo”.
Le scuole, ha ricordato Zotta, “hanno avuto indicazioni dal Miur e dall’Ufficio scolastico regionale per avviare specifiche azioni che rientrino specificatamente nella sfera educativa: le scuole hanno quindi nominato un referente per il cyberbullismo e in collaborazione con l’Ufficio scolastico regionale hanno già attivato percorsi formativi e progetti che hanno la finalità di educare ad azioni che non siano lesive della personalità dei singoli adolescenti. Lo sportello ha un’altra funzione, non educativa perché questa compete alle scuole, ma quella di essere un punto di riferimento per i ragazzi, le famiglie, gli stessi insegnanti e le istituzioni scolastiche che si trovano a dover affrontare queste situazioni non tanto dal punto di vista educativo quanto da quello organizzativo, con suggerimenti tesi a indirizzare ragazzi e famiglie verso la risoluzione del problema”, ha concluso la presidente della commissione capitolina Scuola.
(fonte DIRE)