La terza prova degli esami di maturita’, il cosiddetto ‘quizzone’, crea disparita’ tra studenti e non garantisce parita’ di trattamento a chi sostiene gli esami.

Lo afferma il Codacons, commentando quanto sta emergendo in queste ore sul web. “Anche quest’anno sono state confermate le tante lacune del quizzone e le ingiustizie che tale prova determina- spiega il presidente Carlo Rienzi- A seconda della commissione esaminatrice, infatti, e’ stato possibile copiare, ottenere aiuti esterni o addirittura conoscere in anticipo le domande oggetto della prova. Una situazione che realizza palesi disparita’ di trattamento, in quanto alcuni studenti sono stati oggettivamente avvantaggiati mentre altri, quelli cui e’ capitata una commissione piu’ scrupolosa, non hanno potuto contare su alcun tipo di sostegno”. “Quanto sta emergendo in queste ore sul web rischia di aprire la strada ai ricorsi da parte di chi sara’ bocciato o ricevera’ un voto ritenuto insufficiente- prosegue Rienzi- Su siti e social network sono pubblicate infatti le testimonianze di chi ha copiato o ha ottenuto aiuto dai compagni o dagli stessi professori, un quadro che potrebbe essere utilizzato come prova per annullare l’intero quizzone dinanzi la giustizia amministrativa”.