Storia dei mondiali di calcio? Come non scoprirla o rispolverarla ora che si stanno giocando tante belle partite in Russia 2018? Chi ha vinto più titoli? Chi ha giocato più finali? Chi ha perso sempre il treno dei vincenti? Questo sport è amato e odiato perché la palla è tonda e succede di tutto di più. Se ogni quattro anni le emozioni dei mondiali di calcio incollano miliardi di persone agli schermi dell’intero globo, la ragione sta tutta qua. Si tratta di vedere i migliori calciatori per ogni nazione darsi battaglia per il bene supremo della propria patria. Lo sapevano gli antichi romani e lo sappiamo anche noi: panem et circenses per far star tranquilli i popoli. Dietrologie o meno, comunque, si tratta di momenti epici di sport tutti da vivere e da rivivere… con questa breve storia del mondiale. Buon viaggio indietro nel tempo.
Storia dei mondiali di calcio? Partiamo dall’alfa.
*** La prima competizione ***
Fu organizzata nel 1930 dalla Fédération Internationale de Football Association (FIFA) e fu vinta dall’Uruguay.
*** Come funziona un mondiale ***
Si tiene ogni quattro anni (interrotto solo durante la seconda guerra mondiale) e la competizione consiste in tornei di sezione internazionali che portano a un evento di eliminazione finale composto da 32 squadre nazionali.
A differenza del calcio olimpico, le squadre della Coppa del Mondo non si limitano a giocatori di una certa età o status di dilettanti, quindi la competizione serve più da competizione tra i migliori giocatori del mondo. Gli arbitri vengono selezionati da liste presentate da tutte le federazioni nazionali.
*** La coppa del trofeo ***
Insignita dal 1930 al 1970, è stata il Trofeo Jules Rimet, così chiamato per il francese che ha proposto il torneo. Questa coppa fu premiata stabilmente nel 1970 per poi vincere tre volte il Brasile (1958, 1962 e 1970), e un nuovo trofeo chiamato Coppa del Mondo FIFA fu messo in competizione.
Molti altri sport hanno organizzato gare “Coppa del mondo”.
*** Le finali ***
Ecco l’elenco di tutte le finali del Mondiale di calcio fin dall’inizio:
- 193, Uruguay 4 Argentina 2;
- 1934, Italia 2 Cecoslovacchia 1;
- 1938, Italia 4 Ungheria 2;
- 1950, Uruguay 2 Brasile 1;
- 1954, Germania 3 Ungheria 2;
- 1958, Brasile 5 Svezia 2;
- 1962, Brasile 3 Cecoslovacchia 1;
- 1966, Inghilterra 4 Germania 2;
- 1970, Brasile 4 Italia 1;
- 1974, Germania 2 Olanda 1;
- 1978, Argentina3 Olanda 1;
- 1982, Italia 3 Germania 1;
- 1986, Argentina 3 Germania 2;
- 1990, Germania 1 Argentina 0;
- 1994, Brasile 0 Italia 0;
- 1998, Francia 3 Brasile 0;
- 2002, Brasile 2 Germania 0;
- 2006, Italia 1 Francia 1;
- 2010, Spagna 1 Olanda 0;
- 2014, Germania 1 Argentina 0.
Il grande rammarico dei tifosi azzurri rimane la finale negli Stati Uniti, dove c’era un Roberto Baggio in stato di grazia che trascinò la Nazionale di Arrigo Sacchi in finale tra giocate uniche e magie da fuoriclasse. La partita fu noiosissima con un incredibile gol sbagliato dall’attaccante Daniele Massaro e l’epilogo pessimo della lotteria dei rigori dove Baggio stesso, specialista con margini di errori minimi, sparò il pallone in cielo.
I palloni dei mondiali di calcio
Il protagonista dei mondiali non è mai un giocatore ma la palla. Entra, esce, rimbalza… gli occhi del mondo sono su di lei.
Ecco una lista di tutti i palloni dei mondiali di calcio:
- Modelo T;
- Federale 102;
- Allen;
- Allen Super Duplo T;
- Swiss World Champion;
- Top Star;
- Crack;
- Slazenger Challenge;
- Telstar;
- Telstar Durlast;
- Tango;
- Tango España;
- Atzeca Messico;
- Etrusco Unico;
- Questra;
- Tricolore;
- Fevernova;
- Teamgeist;
- Jabulani;
- Brazuca;
- Telstar 18.
Un recente sondaggio indetto dalle principali testate sportive di Europa ha eletto “Atzeca Messico” come miglior pallone per gli spettatori, forse per via ella sua grafica creativa e diversa dal solito, ma gli italiani, nello specifico, non lo sopportano perché ricorda uno tra i peggiori mondiali di sempre con uno schianto sportivo quasi inatteso dopo l’ottimo exploit del 1982.
L’ultimo mondiale vinto dall’Italia
Era il 2006 e la nazione era sconvolta dai fatti di Calciopoli che aveva scoperchiato un giro losco di controllo arbitri e che toccò principalmente la Juventus, poi retrocessa in serie B nonostante lo scudetto vinto. Si organizzava in Germania e l’Italia era decisamente sfavorita dai pronostici.
L’allenatore era Mister Marcello Lippi e, oltre allo zoccolo duro bianconero, c’erano Luca Toni, bomber della Fiorentina, e Francesco Titti, fantasista della Roma.
La sorpresa del Mondiale del 2006 su Fabio Grosso, terzino del Perugia, che segnò un gol storico contro la Germania ed anche il rigore finale contro la Francia.
La frase mitica che suggellò la nostra vittoria fu pronunciata su Rai 1 dal telecronista Marco Civoli che urlò alla nazione:
“Il cielo è azzurro sopra Berlino, il cielo è azzurro”
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Ora avete maggiori dettagli sulla storia dei mondiali di calcio. Aggiungete il nuovo capitolo in Russia guardandoli.