“Una mela al giorno leva il medico di torno”: se, dopo un secolo, ancora c’è bisogno di ripeterlo, arriva una nuova ricerca che ribadisce nuovamente come la mela detenga il giusto ruolo di elisir di lunga vita. Il merito va sicuramente ai polifenoli, antiossidanti capaci di proteggerci dall’invecchiamento e dalle malattie degenerative. 

LA RICERCA

A condurre lo studio è stata la Fondazione Edmund Mach, in collaborazione con il Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria (Crea), finanziata dal progetto Ager Melo e appena pubblicata su ‘Food Research International’, rivista del Canadian Institute of Food Science and Technology (Cifst).

I ricercatori hanno seguito 12 volontari sani, che in due volte hanno consumato una spremuta di mela di alta qualità e una arricchita in polifenoli della mela, al fine valutare come i polifenoli presenti nella mela fossero metabolizzati. Stiamo parlando di molecole naturali con funzioni anti-cancerogene, anti-infiammatorie e anti-diabetogene.

I RISULTATI

Secondo i risultati riportati dallo studio, nessuno dei composti fenolici presenti nel succo di mela è presente nell’organismo in quella che è la sua forma originale (cioè quella presente nella mela), simbolo di come ci sia una naturale lavorazione nel nostro corpo. Questi composti, infatti, vengono variamente metabolizzati nell’uomo in ben 110 forme chimiche presenti nel sangue e nelle urine. Utilizzando tecniche specifiche, i ricercatori hanno potuto descrivere la cinetica di metaboliti di particolare interesse, derivanti in particolare dalla floretina, dai flavanoli (catechine e procianidine) e dall’acido clorogenico, tutti composti fenolici particolarmente abbondanti nella mela, in particolare nella buccia.

Ma non finisce qui. Il 40% dei metaboliti partiva dai processi metabolici umani, mentre il restante richiedeva l’intervento dell’azione dei batteri intestinali al fine di entrare in circolo. I metaboliti derivanti dal metabolismo microbico sono risultati più persistenti, cioè capaci di rimanere in circolo per periodi molto più duraturo.