Jerry West leggenda vivente e stratega dei Lakers e del Basket

Ha vinto 1 titolo NBA nel periodo stellare dei Celtics: avrebbe fatto meglio

come General Manager di L.A. Prima con Magic, Kareem e James Worthy.

Poi con Shaquille O’Neal e Koby Bryant negli anni ’90

 

Oggi parliamo di una leggenda vivente della Pallacanestro professionistica americana, Jerome Alan West, più conosciuto come Jerry West. Nato a Chelyan, Stato della Virginia Occidentale, il 28 maggio del 1938. E’ stato un giocatore di basket, poi un allenatore e quindi un dirigente, e come tale ha costruito i grandissimi Los Angeles Lakers, negli anni ’80.

Tanto che il logo ufficiale della National Basketball Association era la sua figura stilizzata, appena entrato nel Tempio delle Celebrità, nel 1980.

Già da cestista ai tempi degli studi accademici il suo talento era evidente. Prima come giocatore di basket all’high school, la scuola superiore, quindi al college. La West Virginia University, con lui in campo, arrivò alla finale del campionato NCAA 1959: la squadra perse l’ultimo atto ma Jerry West fu nominato MVP, il miglior giocatore di tutta la stagione sportiva. Sarebbe stato il primo di una miriade di riconoscimenti, dopo aver riscosso la nomina di miglior giocatore del suo stato dal 1953 al 1956.

E’ stato il primo studente a segnare più di 900 punti in un’annata didattico-sportiva, proprio nel 1956: 32,2 punti di media per partita giocata. Cifre impressionanti, mai uscite fuori, sui campi studenteschi.

Dal diploma di laurea sarebbe iniziata una carriera meravigliosa: 14 anni con la maglia dei Los Angeles Lakers, in cui fu capitano assieme al leggendario Oscar Robertson. Nel 1959 gli Stati Uniti vincono i Giochi Panamericani. Nel 1960, West è 22enne, fa parte della nazionale USA che vince l’oro alle Olimpiadi di Roma. Un altro tassello nel mosaico di un giocatore di pallacanestro che avrebbe costruito una stupenda strada.

Jerry West, di ruolo, è stato un grande playmaker, costruttore di gioco, il primo che riceve il passaggio che inizia l’azione, nella pallacanestro. In 4 delle sue 14 stagioni ai Lakers, in ben 4 circostanze ha realizzato oltre 30 punti a partita guidando la classifica dei marcatori, nello specifico, nel 1969-70. Due anni dopo divenne anche il miglior assistman del torneo più noto al mondo.

Quando Jerome Jerry West si ritira, ha segnato 25.192 punti, con un 27 punti netti a gara giocata, e messo in piedi 6238 assist. Numeri praticamente imprendibili.

West non è stato grande solo come costruttore di gioco in attacco, ma ha fatto parte per 4 volte del miglior quintetto difensivo dell’NBA. Roba seria. Come le 10 annate in cui è stato inserito nella migliore squadra del campionato, scelta dai giornalisti specializzati e dagli allenatori del campionato professionistico a stelle e strisce.

Nel 1969 i Boston Celtics bissano il titolo dell’anno precedente contro i Lakers. E lui, per la qualità del gioco espressa individualmente, per i tanti punti segnati, nonostante appartenesse alla finalista per il titolo perdente, è stato nominato MVP delle finali, il miglior giocatore. Cosa rara, ad accadere.

Anche nel 1970 i Lakers arrivano alla fontanella cioè alle finali e Jerry West segna un canestro da lontanissimo, non esisteva il tiro da 3 punti. Quel tiro da 2 lo scagliò da 60 piedi rispetto al canestro avversario, e servì a giocare almeno l’over-time, il supplementare, contro i New York Knicksbrockers. Quella gara e le finali le avrebbero vinte i rappresentanti della Grande Mela: per i giallo-viola californiani ancora, amaramente, il 2° posto.

Il problema tra un cammino aureo e Jerry West e i Lakers è che giocarono 9 finali nel periodo dello straordinario e irripetibile ciclo dei Boston Celtics: un solo successo, in quel periodo, per L.A., nel 1972, grazie a 33 vittorie consecutive. Anno in cui Jerry è il migliore anche nell’All Star Game, la Partita delle Stelle, per la quale ha ricevuto ben 15 convocazioni. NBA.

Per la capacità di segnare punti determinanti nei momenti più difficili delle partite, è stato ribattezzato Mister Pressione ossia Mr. Clutch.

Nel 1974 Jerry West, 36enne, si ritira dall’attività agonistica. Due anni dopo e fino al 1979 è lui, il Capo-Allenatore dei Los Angeles Lakers, portandoli ai play-off in tutte e tre le circostanze.

Sarebbe andata meglio da dirigente, dal 1982 in poi. Quando è nominato general manager di un club che, con lui faro e stratega, avrebbe aperto orizzonti meravigliosi, come certi tramonti, della California. Tramite le sue scelte, gli scambi di giocatori, i Lakers vincono su una strepitosa asse, composta da Earvin Johnson più noto come Magic, Johonson, play e guardia imprendibile, James Worthy, tiratore e penetratore di eccelsa affidabilità. E il lungo più celebre del Basket NBA, Kareem Abdul Jabbar.

Con loro i Lakers vincono 4 campionati dall’82 al 1988 diventando la prima squadra a bissare il titolo, dopo quegli inarrivabili Boston Celtics degli anni ’60.

Con Jerry West sul mercato i Lakers hanno cambiato la storia del basket dei professionisti, contrapponendosi alla immensa qualità dei Boston Celtics. Sarebbero, tuttavia, arrivati dei tempi duri, negli anni ’90. Tornano, i Lakers, ai play-off nel 1995 quando West è eletto migliore, tra i dirigenti americani. Lui reca in dote a L.A. Koby Bryant, nato in Italia e figlio di Joe, ex giocatore di Rieti, tra le altre, e di pescare un free-agent, un senza contratto, tale Shaquille O’Neal. Per riportare a livello mondiale i Lakers. Che con quei due avrebbero conquistato altri 3 titoli NBA.

Se da giocatore di Basket Jerry ha vinto 1 solo titolo, da dirigente ne ha conquistati ben 7, 4 negli anni 80, 3 con Shaq e il Black Mamba.

La gloria di Jerry West trovò compimento anche quando fu assunto lontano, da L.A., in uno dei peggiori club della lega, i Memphis Grizzlies. Una città conosciuta più per un certo tipo di musica, peraltro apprezzabile, che per il Basket. I Grizzlies ottengono per la prima volta nella loro giovane storia le 50 vittorie in campionato, e Jerry viene eletto, per la seconda volta, il miglior dirigente dell’NBA.

Il 26 novembre 2005 la West Virginia University ha ritirato la sua maglietta, la numero 44, cosa cui avrebbero fatto seguito i dirigenti dei Los Angeles Lakers.

West è stato inserito nella Basketball Hall of Fame di Springield nel 1980; in occasione del cinquantenario dalla fondazione dell’NBA il suo nome figurò tra i 50 migliori giocatori di tutta la storia della pallacanestro.

Jonnie West, suo figlio, ha firmato con la stessa università resa celebre dal padre nel 2006.

Jerry West ha ispirato la prima, grande serie di telefilm dedicata alla figura di un ex giocatore di basket professionistico. Che diventa insegnante in una scuola superiore, riuscendo a far avvicinare alla disciplina amata i suoi studenti. Venne trasmessa in Italia negli anni 80 e replicata a seguire.