Film di Tim Burton? Si tratta quasi di un genere particolare o, almeno, un sotto-genere considerata la cifra stilistica del regista americano che, per molti versi, ha inventato o almeno ha consacrato i film noir gotici. Chi ama streghe, folletti, storie di fantasmi e zucche che ridono spaventosamente cupe nella notte, ha da subito sposato l’opera del genio statunitense. Esiste una vera e propria cosmogonia timburtiana fatta di personaggi col viso di Johnny Deep e coi capelli folli della moglie (ormai ex) Elana Bonham Carter ma anche di notte di plenilunio e di corvi neri oltre le nuvole. Se ancora non vi siete immersi nel fiume di catrame di questo cineasta, è giunta l’ora di farlo mentre, se siete anche solo un po’ avvezzi al suo storytelling, è comunque interessante scoprire le sue opere migliori per evitare di perderne qualcuna. Ecco una rapida ma interessante guida su quel che ha prodotto fin qua Tim Burton.
Un film di Tim Burton non è solo un lungometraggio, è un marchio di fabbrica. Chi conosce anche solo poco questo genio della settima arte riconoscerebbe la sua mente dietro alla macchina da presa dopo pochi fotogrammi.
** Edward mani di forbice **
Uscito nel 1990, il film segna l’inizio di una sempre più stretta collaborazione tra Johnny Deep e il regista, nonché l’instaurarsi definitivo della collaborazione tra il regista e il compositore Danny Elfman.
Il film è una fiaba drammatica situata in una visione esagerata e altamente stereotipata del sobborgo americano e della tipica famiglia americana che vi abita. Un ragazzo con le forbici al posto della mani arriva in provincia e le reazioni sono tra le più disparate.
** Il mistero di Sleepy Hollow **
In una piccola cittadina della campagna inglese, nell’ottocento, succedono tremendi fatti di sangue. Un cavaliere senza testa semina il terrore esigendo un tributo cruento da chi lo incontra. Un improbabile detective paurosa e confusionario, ancora col volto di Johnny Deep, scoprirà quanto profondo e magico sia il mistero dietro a questa storia.
** Batman **
La versione a celluloide del pipistrello alato di Burton è leggendaria. Ironica ma anche epica, molto iconografica e sufficientemente violenta. Michael Keaton è un inatteso Bruce Wayne che se la deve vedere con un Joker burlone che ha il ghigno di Jack Nicholson ma anche con un gongolante Danny De Vito Penguin ed una sinuosa Michelle Pfeiffer Catwoman.
** La sposa cadavere **
Con la tecnica di stop-motion che aveva già esplorato da produttore in “Nightmare before Christmas”, arriva una gotica storia d’amore tra un vivo e una morta dove i cadaveri sono a colori e i vivi sono in bianco e nero.
** Alice in wonderland **
Tim Burton vede i classici a suo modo e, così, Alice di Lewis Carroll diventa qualcosa fi nuovo ed innovativo con una regina di cuore che ha una testa ed un carisma enorme, grande prova della Carter, e con una sfilata di personaggi unici tra cui l’immancabile Johnny Deep, questa volta nei panni del Cappellaio Matto.
** Frankenweenie **
Si tratta di un film d’animazione realizzato in 3D in quanto adattamento in stop motion di un cortometraggio omonimo realizzato dallo stesso Burton nel 1984, chiaramente ispirato al romanzo “Frankenstein” di Mary Shelley. Il film fu candidato ai Premi Oscar 2013 come miglior film d’animazione ed ha tutti i canoni del cinema timburtiano.
** Mars Attacks! **
Un gioiello di film di fantascienza per chi ama i b-movies e i lungometraggi di alieni. Cattivissimi e sadici omini verdi invadono la Terra con lo scopo di disintegrarci ma l’umanità non ci sta e a reagire, a sorpresa, sarà una squadra di persone del tutto mal assortita.
** Ed Wood **
Film strano di Tim Burton perché atipico. Non è una storia ma una storia su chi fa storie perché racconta le gesta del cineasta di b-movies che realizzò senza budget centinaia di lavori con Bela Lugosi che fu per decenni il volto satanico del Conte Dracula.
I film fantasy belli
E’ ovvio che tanta creatività porti, più in generale, verso considerazioni cinematografiche più ampie. Quali sono i titoli fantasy più belli di sempre? Ecco una lista di film per amanti del fantasy che dovete assolutamente aver visto almeno una volta nella vita:
- “Labyrinth – Dove tutto è possibile”, del 1986 per la regia di Jim Henson. Una giovanissima Jennifer Connelly rincorre i folletti cattivi e il su re (uno strepitoso David Bowie) alla ricerca del fratellino rapito tra magie, trabocchetti e personaggi unici;
- Legend, che è un piccolo gioiello del 1985 con un giovanissimo Tom Cruise. Diretto da Ridley Scott, il giovane divo americano deve salvare il mondo da Tenebra e dalla sua voglia di far sparire per sempre la luce da cielo.
- Il Signore degli Anelli”, è la trilogia culto del nuovo millennio con un immenso Peter Jackson che mette su lungometraggio l’opera omnia di J. R. Tolkien in un lavoro fantasy fatto con tutti i crisi da Frodo fino alle epiche scene di battaglia;
- “La storia infinita”, è il film fantasy più famoso degli anni 80 grazie alla storia di Bastian che legge le avventure di Atreiu e insieme salvano il mondo dal nulla. La gente non legge e non sogna più ma, per fortuna, ci sono ancora i bambini a farlo.
Il Tim regista
Se ora vi è chiaro il concetto di film di Tim Burton, c’è da capire chi sia il Tim regista o, meglio, chi sia l’uomo. Lui parla così di sé stesso:
Accanto a una portentosa vena artistica nel disegno, si staglia subito una passione per i b-movies e, in particolare, gli horror della Hammer che avevano come protagonisti mostri come Godzilla, Frankeinstein e la Mummia. In quel periodo esplodo anche l’amore per l’attore Vincent Price, interprete di numerosi adattamenti cinematografici dei racconti di Edgar Allan Poe.
Tutto questo mix gli consente, a soli 18 anni, di vincere una borsa di studio della Disney che gli permette di continuare a coltivare la sua passione al California Institute of the Arts di Valencia (California) (CalArts). E’ da queste premesse che arrivano gli esordi di Tim Burton quando, nel 1979, diventa ufficialmente uno degli animatori della Disney e prende parte alla realizzazione del lungometraggio “Red e Toby – Nemiciamici”. Un passaggio importante perché di quei giorni Tim disse:
“Era una tortura, dovevo disegnare tutte le scene con le graziose bestioline ammiccanti. Semplicemente non ci riuscivo”.
Tutto ormai era pronto per dare vita a creature come Edward Scissorshand o Frakieweenie.
Ora che ne sapete di più sui lungometraggi di Tim Burton, non vi resta che comprare il pop-corn, abbassare le serrande e godervi i suoi innumerevoli capolavori.