Docente aggredito a Roma: “Reagire e lavorare per clima più sereno”. Oggi in Italia l’ennesima aggressione ad un docente. É accaduto all’Itis Di Vittorio Lattanzio di Roma. La “colpa” del docente è stata quella di essere presente nel momento in cui veniva comunicato ai genitori la non promozione del figlio, con successivi insulti e minacce ai docenti e al dirigente scolastico. Ad un tratto il padre dell’alunno è passato ai fatti tentando di colpire alle spalle il preside. Il docente interviene spostando il dirigente scolastico e viene colpito in pieno volto.
Il padre impazzito si accanisce sul docente che solo per un miracolo riesce a liberarsi dalla morsa assassina.
Al docente portato in ospedale in ambulanza veniva riscontrato trauma cranico rachide cervicale e segni di tentato soffocamento, ora è sotto osservazione. Il docente in questione ha soli 23 anni, è al suo primo anno di insegnamento ed è mio figlio. Questa è l ITALIA? Chi tutelerà i docenti che sono i formatori della società di domani? Quale futuro ci attende?
A porsi queste domande, che in molti si sono posti in questi mesi di violenze perpetrate ai danni dei docenti italiani, è Monika Wilmer, mamma dell’ultima vittima, purtroppo ultima solo in ordine temporale, perché altre ce ne saranno, questo è certo. Scuola delegittimata, insegnanti sviliti, sottopagati e privati anche della possibilità di esercitare il loro ruolo di valutatori oggettivi di una preparazione che poco interessa alle famiglie, preoccupate per lo più delle ripercussioni devastanti di un’insufficienza o di una bocciatura, completamente distanti, loro sì, da quel ruolo di educatori che dovrebbero ricoprire ma oltraggiano quotidianamente col cattivo esempio.
“Le aggressioni nei confronti dei docenti, del personale della scuola tutto, sono atti da condannare sempre duramente. Non posso che essere vicino a chi le riceve. Credo sia un’esperienza devastante. Per chi la subisce e per chi assiste a questi atti che avvengono all’interno di un luogo che è di formazione ed educazione”. Lo dichiara il Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Marco Bussetti.
“Davanti a tutto questo vogliamo reagire e lavorare per ricreare un clima di serenità, per mettere la scuola in condizione di concentrarsi maggiormente sulla gestione del rapporto con le famiglie, di adottare metodi di recupero. E possiamo farlo solo migliorando l’educazione civica e restituendo tempo e spazio al mondo della scuola affinché possa perseguire il suo obiettivo principale: il successo formativo”.
Buon lavoro ministro Bussetti