Maturità: consigli per sopravvivere al più preoccupante degli esami. Ne abbiamo parlato a #genitorisidiventa col prof. Filippo Spallino, docente di inglese, di Torino.
Quali tracce usciranno?
“A vedere come sono andate le cose negli anni precedenti fare previsioni è inutile”, ha affermato Spallino, aggiungendo che “non è mai successo che le previsioni coincidessero con le reali tracce. Mi pare di poter dire che uno dei criteri per la difficile scelta delle tracce sia proprio quello di evitare il prevedibilissimo titolo.”
I temi delle tracce sono di ampio respiro
Maturità 2018: niente paura, dunque. I consigli sono i soliti, ma sono proprio quelli che sfuggono ai più. “Arrivare riposati; lasciare a casa l’ansia, che è soltanto un ostacolo; concentrarsi al massimo. Per evitare trattazioni puerili o difficili scegliere tracce in linea col proprio modo di essere. Le tracce, normalmente, non sono strutturate in modo da testare la conoscenza di eventi politici precisi e circostanziati, si tratta di tematiche di ampio respiro. Leggere i giornali è un ottimo consiglio”, ha specificato Spallino, cercando di consigliare il meglio agli studenti. “Il ministro che si è insediato meno di due settimane fa non credo abbia avuto tempo di occuparsi delle tracce della maturità. Il lungo e faticoso lavoro di stesura dei temi si è concluso prima dell’arrivo del nuovo governo.”
1 studente su 10 ha speso 750 per farsi aiutare da un tutor esterno, cosa ne pensa?
“Escludendo i casi sfortunati di studenti che, per motivi di salute, si sono dovuti allontanare da scuola, è necessario ricordare che l’esame di Stato non riguarda la preparazione di una determinata materia in certo periodo, ma è la fine di un percorso che dev’essere affrontato dal primo al quinto anno, e che deve venire affrontato seriamente. I tutor esterni alla scuola mi sembra rappresentino una pezza, laddove ci si renda conto di aver fatto niente durante l’anno”, ha spiegato il prof. Spallino.