Memoria Festival: ottimo successo di pubblico per la seconda edizione del festival, che chiude con 20 mila presenze. Nei quattro giorni del Festival il pubblico ha riempito le strade, le vie, i portici e le piazze di Mirandola per ascoltare i tanti ospiti che hanno articolato le proprie riflessioni sul filo della memoria. Abbracciato da una moltitudine di prospettive, il tema della manifestazione è stato affrontato nel corso di incontri, concerti, spettac
Ne abbiamo parlato a #genitorisidiventa, su Radio Cusano Campus, col direttore Giampaolo Ziroldi che ha spiegato: “Il nostro obiettivo è che il tema potesse arrivare a tutti. La memoria è stata raccontata in ambito scientifico, cinematografico, psicologico. Abbiamo parlato del rapporto tra memoria e ansia, specificando quanto i ricordi possano favorire le preoccupazioni, o il benessere. Siamo quello che siamo anche grande a quello che ricordiamo.”
Allenare la memoria col gioco
Memoria Festival: attraverso i quattro giorni a Mirandola è stato possibile seguire laboratori e giochi. “La funzione dei giochi è importante per tenere allenato il muscolo che ci permette di andare indietro nel tempo, associare i sapori alle persone, ricordare o dimenticare.”
I giochi consentono al muscolo di stare in allenamento
“La memoria è un muscolo e per allenarlo è sufficiente giocare, i giochi consentono di allenare la memoria, per questo abbiamo voluto valorizzare anche i giochi della tradizione. Il nostro suggerimento è che i bambini venissero coi nonni per consentire che la narrazione potesse essere uno strumento per mantenere il muscolo allenato. Quest’ultimo è un aspetto che dovrebbe interessare tutte le famiglie che nel favorire il confronto coi figli dovrebbero contribuire a far capire l’importanza del ricordo e della memoria nei figli. La perdita della memoria è un dramma collettivo, ed è qualcosa di volontario che ci taglia le radici e ci lascia sospesi”, ha sottolineato il direttore Ziroldi.