Bussetti, il ministro prudente deve fare in fretta. La prima uscita ufficiale del neo Ministro all’Istruzione Marco Bussetti è andata in scena in occasione del bicentenario della nascita di Francesco De Sanctis, celebrato all’interno di un evento che si è svolto alla Banca d’Italia. Troppo ghiotta l’occasione per cronisti e addetti ai lavori che non hanno risparmiato domande al Ministro circa le prime mosse che metterà in campo per affrontare i nodi principali che riguardano il mondo della formazione e che sono rimasti in attesa di risoluzione per concedere alle forze politiche il tempo di formare un esecutivo pronto e operativo.

Presente all’evento anche il direttore della Tecnica della Scuola, Alessandro Giuliani, che ha riportato ai microfoni di Open Day dichiarazioni, impressioni e sensazioni che il Ministro Bussetti ha rilasciato a margine del convegno.

“La prima impressione che desta il nuovo ministro è che sia particolarmente attento e prudente nel rilasciare dichiarazioni circa quello che sarà l’operato del suo dicastero, almeno in questa fase iniziale. Le sue parole sono state accuratamente calibrate e non lasciano trasparire indicazioni o orientamenti. Sulla legge 107 Bussetti ha sottolineato che verranno esaminati di nuovo tutti quei punti che, se modificati, potrebbero consegnare una scuola migliore a studenti e famiglie. Dove si ha intenzione di intervenire non è chiaro anche se è facilmente ipotizzabile una revisione della chiamata diretta e dell’alternanza scuola lavoro”.

Sulla questione relativa alle maestre diplomate magistrali è stata fatta qualche dichiarazione d’intenti?

“Bussetti ha dichiarato di essersi già attivato in questo senso, già oggi dovrebbe tenersi la prima riunione operativa. Il ministro non si ‘sbottona’ più di tanto sulle azioni da intraprendere, sostiene che le priorità sono in via di definizione, in un secondo momento verranno presentate. Le ipotesi percorribili sono diverse. Ma quella più plausibile rimane la pubblicazione di un decreto che apra ad una graduatoria pre-ruolo dove fare confluire anche i laureati in Scienze della formazione primaria”.

Per ascoltare l’intervista integrale clicca qui sotto