La recente vicenda di Vasto, dove una ragazzina è stata ricattata per 2 anni con foto e video da alcuni adolescenti per costringerla ad avere rapporti sessuali, riporta d’attualità il fenomeno del ‘sexting’, estremamente diffuso tra gli adolescenti del nostro Paese.
Quasi il 44% degli adolescenti ha visto circolare foto o video intimi o a sfondo sessuale di amici su social network
Secondo un’indagine dell’Osservatorio sulla violenza e gli stereotipi di genere di Terre des Hommes, quasi il 44% di loro ha visto circolare foto o video intimi o a sfondo sessuale di amici su social network, online o sui servisti di messaggistica, mentre quasi il 23% ammette di aver inviato questo tipo di materiale al proprio ragazzo o alla propria ragazza.
“Pur passando gran parte del loro tempo libero sui social gli adolescenti non sembrano essere completamente consapevoli delle conseguenze del sexting, anche se ritengono grave quanto una violenza fisica veder circolare online le proprie foto hot senza il loro consenso. Il 70% di loro ritiene che ciò che succede su internet è reale e non virtuale, eppure manca la cura della privacy delle proprie immagini. Anche con chi si ama e dunque consideriamo degno di fiducia dobbiamo insegnare ai nostri figli maggiore attenzione”. Così commenta Paolo Ferrara, responsabile della Comunicazione di Terre des Hommes Italia-
La sessualità non è slegata dall’amore per la maggior parte dei ragazzi d’oggi
Interessante in questo senso è quanto emerge dal quesito su cos’è per loro il sesso. Per il 77,2% è uno scambio tra persone che si amano, per il 46,6% ‘è una cosa che non mi interessa se non c’è amore’.
La sessualità, dunque, non è slegata dall’amore per la maggior parte dei ragazzi d’oggi. La conseguente fiducia nel proprio partner può portare a errori di valutazione. Come ad esempio consegnargli immagini intime che possono essere diffuse prima tra amici e poi nel web. “Situazioni estreme come quella di Vasto- prosegue Ferrara- ci raccontano della profonda solitudine degli adolescenti. Questi vivono le loro prime esperienze di vita soprattutto nella grande piazza virtuale, il luogo dove il 51,6% di loro si sente più insicuro.
Di qui la richiesta, da parte dei nostri intervistati, della presenza di uno psicologo nella scuola (il 78, 4%). Questo dato segnala la necessità di studiare più a fondo il disagio e le peculiari criticità di un’età adolescenziale che si confronta con un mondo sempre più complesso e potenzialmente pericoloso”.
L’Osservatorio sulla violenza e gli stereotipi di genere è stato avviato quattro anni fa da Terre des Hommes con ScuolaZoo per la Campagna Indifesa. Nei primi mesi del 2018 sono state raccolte le opinioni di 5140 ragazze e ragazzi su argomenti di grandissima attualità come sexting, sicurezza online, bullismo e cyberbullismo, molestie e violenze, discriminazioni e stereotipi di genere.
Fonte Dire