Calciatori gay, in Serie A sarebbero molti. Ma ad impedire il loro coming out sarebbe la paura di essere emarginati dai club e osteggiati dai tifosi. Ecco cosa ha detto al riguardo la sessuologa Rosamaria Spina, intervenuta su Radio Cusano Campus durante ECG, con Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio. 

CALCIATORI GAY IN SERIE A. COME STANNO LE COSE?

“I calciatori gay in Serie A ci sono, ne ho notizie certe”, ha detto la sessuologa Rosamaria Spina intervenendo a Radio Cusano Campus. “Non fanno coming out perché temono di essere messi ai margini dai compagni e dal club di appartenenza, ma soprattutto perché hanno paura di subire ritorsioni da parte degli ultras. Per questo preferiscono tacere e vivere nell’ombra, senza rivelare la propria sessualità. Non solo calciatori gay, però. Esistono omosessuali anche in altri sport. In Italia uscire alla luce del sole è sempre complicato, nel calcio in modo particolare, perché si tende a pensare che questo sia un gioco maschio, e quindi, sbagliando, un omosessuale potrebbe essere guardato con sospetto”.

SPOGLIATOIO E CALCIATORI GAY

“Alcuni si chiedono se la presenza di calciatori gay potrebbe essere vissuta male all’interno di uno spogliatoio, ma questa domanda parte da un presupposto sbagliato. Un atleta omosessuale è sì attratto da altri uomini, ma non da tutti gli uomini. Quindi la sua presenza in uno spogliatoio non creerebbe nessun problema”.

LE PAROLE DI NAINGGOLAN

Il discorso era nato commentando le dichiarazioni del romanista Radja Nainggolan, che di recente ha detto: “I calciatori gay? Non fanno coming out, sarebbero finiti. “I calciatori gay non rivelano di esserlo, si vergognano, in quel caso al giorno d’oggi saresti un uomo finito. In questo mondo, se ci fosse veramente qualcuno gay, non si sentirebbe a proprio agio, perché il calcio è noto per le belle donne”