Fabio Rampelli, capogruppo di FDI alla Camera, è intervenuto ai microfoni della trasmissione “Ho scelto Cusano – Dentro la notizia”, condotta da Gianluca Fabi e Daniel Moretti su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano. Rampelli (FDI): “Lega in difficoltà a governare con chi ha idee opposte, vedremo chi la spunterà. Da parte nostra nessuna indulgenza né complicità, su alcune cose faremo le barricate. Per l’alleanza di centrodestra non è un momento eccezionalmente positivo, ma la coalizione ha tenuto anche dopo il Patto del Nazareno. Incidente diplomatico con Tunisia? Col tempo anche i toni di Salvini diventeranno compatibili con quelli di un ministro di primissimo piano. Fontana? In noi troverà un formidabile alleato, non si può confondere il sentimento omosessuale con la famiglia”

In merito ai disaccordi nella Lega sulla flat tax

 “Si tratta di un tema difficile che diventa ancora più difficile se bisogna convivere con chi ha idee totalmente opposte, come il M5S –ha affermato Rampelli-. Non so chi la spunterà, ma la compatibilità tra la tassa piatta e il reddito di cittadinanza oscilla tra lo zero e i numeri negativi. Così come le ruspe con cui, forse esageratamente, si intendeva sgombrare i campi nomadi e la casa popolare gratuita per i rom, insomma c’è un abisso”.

Sull’incidente diplomatico con la Tunisia

“Col tempo anche i toni di Salvini diventeranno più compatibili con quelli di un ministro della Repubblica, oltretutto un ministro di primissimo piano –ha dichiarato Rampelli-. Bisogna consentirgli, attraverso l’indulgenza collettiva, di farsi un po’ di esperienza in ruoli delicati. Fermo restando che la Tunisia mi pare abbia un po’ esagerato. Abbiamo visto ben peggiori circostanze in cui nessun ambasciatore è stato mai convocato. Non vorrei ci fosse un pregiudizio”.

Sulla riforma del regolamento di Dublino

 “Siamo in sintonia con Salvini –ha affermato Rampelli-. Dublino è un regolamento ispirato da una logica anti-italiana”.

Sul mancato ingresso di FDI nella maggioranza

 “Il tentativo di far entrare FDI nel governo se l’è intestato Salvini, noi non siamo mai stati interessati –ha spiegato Rampelli-. Abbiamo semplicemente fatto un atto di responsabilità per favorire la nascita di un governo politico. Detto questo, il M5S non ha mai voluto nemmeno ragionare sul fatto che il centrodestra fosse più rappresentato all’interno di questa coalizione di governo. Ma il problema è più che altro di Salvini e della Lega che anziché trovarsi a rappresentare il 37% degli italiani, si ritrovano con il 17% a fronte di un M5S che quasi raddoppia questo consenso e quindi raddoppia il peso specifico dei grillini all’interno della coalizione”.

Sulla fiducia al governo

 “Abbiamo preso l’impegno di agevolare la nascita di questo governo e siccome siamo gente di parola la manteniamo –ha dichiarato Rampelli-. Questo non significa indulgenza verso questo governo, né complicità, noi siamo all’opposizione di questo governo. Certo, sarà un’opposizione di merito perché non ci sfugge che un pezzo del centrodestra fa parte di questo governo. Sosterremo tutti quei provvedimenti che abbiamo studiato, analizzato e che sono parte integrante del programma del centrodestra: flat tax, immigrazione, legittima difesa, lotta alla povertà, sostegno alla famiglia. Su altre cose faremo le barricate, ad esempio sul reddito di cittadinanza, perché gli italiani hanno bisogno di lavoro quindi devono conservare la propria dignità ed evitarsi un futuro fatto di elemosine e assistenzialismo”.

Sull’unità del centrodestra

 “Sicuramente non è un momento eccezionalmente positivo per l’alleanza di centrodestra –ha affermato Rampelli-. Però se guardiamo alle elezioni amministrative, il centrodestra gode di ottima salute tra i cittadini, che vogliono che il centrodestra si prenda la responsabilità di governare. Ci sono state altre stagioni in cui il centrodestra si è spaccato, come quando ci fu il Patto del Nazareno, a cui partecipò FI ma noi e Lega ci opponemmo. Nonostante ciò, il futuro non fu compromesso sotto questo aspetto. Io penso che il centrodestra sia destinato a rimanere sempre in vita, a prescindere dallo stato di salute dei partiti che vogliono organizzarne il pensiero”.

Sulle polemiche che hanno coinvolto il ministro della famiglia Fontana

 “Sono polemiche che riguardano soltanto i salotti esclusivi in cui si crogiola la sinistra. La gran parte delle famiglie italiane non ce la fa più e per famiglie non si può che intendere le famiglie naturali, fatte da un uomo e una donna e possibilmente da bambini. La nuova stagione di incremento della natalità dovrà passare per sostegni economici e materiali, ma anche per una rivoluzione culturale. Quindi i messaggi dati possono al massimo peccare di intempestività, nel senso che pian piano si deve cominciare a far familiarizzare il circuito mediatico con contenuti che fino a qualche decennio fa erano il pane quotidiano e poi improvvisamente, con il relativismo culturale imperante, sono finiti negli scantinati e hanno preso il sopravvento improbabili forme alternative di famiglia che invece non hanno nulla a che vedere con la famiglia. Noi ovviamente intendiamo lasciare la totale libertà dei propri sentimenti a ciascuna persona, se i sentimenti sono di omosessualità per quello che ci riguarda non c’è alcun problema, ma non si può confondere un sentimento di questo tipo con la famiglia, che è la cellula primordiale della società e la società avrà la possibilità di svilupparsi e di rigenerarsi solo se la famiglia tradizionale sarà incoraggiata. Se il ministro Fontana vorrà, al di là delle dichiarazioni di circostanza, vorrà lavorare seriamente su questa materia troverà in FDI un alleato formidabile”.