Nel reparto gastronomia di una nota catena di supermercati a Bruxelles, in Belgio, facevano bella mostra di sé confezioni di formaggio fresco etichettate come mozzarella di bufala campana Dop venduta a 30 euro al chilo.
La merce irregolare è stata scoperta nell’ambito del monitoraggio dei mercati esteri effettuato dal Consorzio di Tutela della Mozzarella di bufala campana Dop
Il prodotto contenuto era però un falso confezionato in loco. La merce irregolare, priva di tracciabilità e pertanto senza garanzie per il consumatore, è stata scoperta nell’ambito del monitoraggio dei mercati esteri effettuato dal Consorzio di Tutela della Mozzarella di bufala campana Dop in sinergia con i Consorzi Parmigiano Reggiano, Grana Padano, Aceto Balsamico, Prosciutto di Parma e Prosecco Doc.
Immediata è stata la segnalazione da parte del Consorzio all’Ispettorato centrale qualità e repressione frodi del ministero delle Politiche agricole. Infatti, è stata avviata la procedura ‘ex officio’ prevista dall’Ue, con la responsabilità diretta di ogni Stato membro. Sono in corso ulteriori indagini per definire le ipotesi di illeciti e le conseguenti azioni giudiziarie. “Questa nuova operazione conferma che il piano di monitoraggio congiunto in tutta Europa funziona e da’ risultati importanti per la tutela delle eccellenze”. Così commenta il direttore del Consorzio di Tutela, Pier Maria Saccani.
Il Patto sulla vigilanza all’estero tra i Consorzi di Tutela ha consentito di effettuare verifiche in 9 Paesi europei
Nel 2017 il Patto sulla vigilanza all’estero tra i Consorzi di Tutela ha consentito di effettuare verifiche in 460 differenti punti vendita di 9 Paesi europei. Significativi i dati raccolti, che hanno portato ad attivare per due volte la tutela ‘ex officio’. E’ stato accertato che circa il 50% dei prodotti in commercio riportavano una denominazione impropria, con riferimento diretto alla bufala campana. Nel corso di queste indagini accade quasi sistematicamente che la mozzarella di bufala campana Dop venga affiancata sullo scaffale da prodotti imitativi. Questo è un segno del grande potere di richiamo che il prodotto originale ha per il consumatore.
“Il monitoraggio nell’Ue è innanzitutto una garanzia per i consumatori”, sottolinea il presidente del Consorzio, Domenico Raimondo, che aggiunge: “Continueremo a investire in questo modello di collaborazione. Tenere alta la vigilanza è la strada decisiva per scovare imitazioni, evocazioni e usurpazioni del nostro prodotto. Solo così potremo sempre più marcare la differenza tra l’autenticità della mozzarella di bufala campana Dop e i tanti furbetti che cercano in ogni modo di sottrarre con l’inganno fette di mercato agli operatori della filiera. Qualità e rispetto delle regole sono i valori fondanti del nostro agire quotidiano”.
Fonte DIRE