#pizzaUnesco torna dall’1 al 10 giugno al Napoli Pizza Village 2018 con iniziative culturali e d’intrattenimento. Ci sarà anche la presentazione della nuova edizione del libro dedicato alla campagna d’opinione che i suoi promotori definiscono la “più imponente nella storia delle candidature di tutte le agenzie delle Nazioni Unite”.

La raccolta firme per l’Arte del pizzaiuolo napoletano ha compiuto più volte il giro del mondo

“La prima parte della campagna è vinta ora serve impegno per tutelare la tradizione e la qualità della vera Arte del Pizzaiuolo Napoletano”. Cosi’ Alfonso Pecoraro Scanio promotore della mobilitazione che partì proprio da Napoli all’edizione 2014 del Pizza Village. La corsa avviata all’ombra del Vesuvio è poi proseguita con le iniziative all’Onu di New York. Non solo, ma anche all’Unesco di Parigi, alle Olimpiadi 2016 di Rio de Janeiro. In poco più di tre anni, la raccolta firme per l’Arte del pizzaiuolo napoletano ha compiuto più volte il giro del mondo.  Dall’Australia al Brasile, dal Canada all’Argentina, dal Giappone e dalla Corea al Qatar, da Taiwan all’Islanda, dall’Arabia Saudita alla Svezia.

“Con questa straordinaria vittoria è stata premiata la tenacia della petizione della campagna mondiale. Il Napoli Pizza Village sarà la grande occasione per continuare a promuovere #pizzaUnesco perché, nonostante il primo successo – spiega il Presidente della Fondazione UniVerde Pecoraro Scanio – la mobilitazione continua. Con il riconoscimento ottenuto dall’Arte del Pizzaiuolo Napoletano quale Patrimonio dell’Umanità, la cultura artigianale della pizza si potrà infatti meglio diffondere insieme all’utilizzo di prodotti agroalimentari davvero italiani.

Si tratta cioè di un’occasione per salvaguardare il made in Italy – sottolinea l’ex ministro delle Politiche Agricole e dell’Ambiente – e proprio la pizza, il piatto più consumato del pianeta, può diventare lo strumento perfetto di diffusione dell’autenticità degli ingredienti che provengono della nostra sana agricoltura di qualità”.

L’Arte del Pizzaiuolo Napoletano rappresenta oggi il 61° elemento italiano tutelato dall’Unesco

Una serie di appuntamenti, dedicati all’Arte del pizzaiuolo napoletano e alla campagna mondiale che ne ha sostenuto l’iscrizione, tornano dunque protagonisti alla nuova edizione del Napoli Pizza Village per promuovere il riconoscimento Unesco e la tutela del nuovo gioiello napoletano e tricolore.  Al termine del convegno, musiche della tradizione napoletana eseguite al mandolino a cura dell’Accademia Mandolinistica Napoletana.

L’Arte del Pizzaiuolo Napoletano rappresenta oggi il 61° elemento italiano tutelato dall’Unesco. E’ l’8° iscritto nella Lista del Patrimonio culturale immateriale e il 9° in Campania. Si annoverano, infatti, dopo il Centro storico di Napoli, la Reggia di Caserta, le Aree archeologiche di Pompei, Ercolano e Torre Annunziata, la Costiera Amalfitana, il Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano con i siti archeologici di Paestum, Velia e la Certosa di Padula, la Dieta mediterranea con la Comunità emblematica di Pollica , i Longobardi in Italia con il Complesso di Santa Sofia di Benevento e la Rete delle grandi macchine a spalla italiane – Festa dei Gigli di Nola.

                                                                                                                                                              Fonte DIRE