Mai così tanto formaggi italiani sono stati consumati all’estero come nel 2018. Il 2018, infatti, ha segnato un record storico con l’aumento dell’8% in quantità rispetto al 2017 in cui ne sono stati consumati all’estero ben 412 milioni di chili.

I francesi sono diventati i principali consumatori di formaggi Made in Italy

E’ quanto emerge da un’analisi Coldiretti su dati Istat relativi ai primi due mesi dell’anno diffusa in occasione della Giornata mondiale del latte. Quest’ultima è stata indetta dalla Fao il 1 giugno per ricordare l’importanza dell’alimento e dei suoi derivati per la dieta. La dimostrazione più eclatante del successo è il fatto che i francesi sono diventati i principali consumatori di formaggi Made in Italy. Quasi il 20% delle esportazioni complessive, infatti, finisce proprio sulle tavole d’oltralpe, in ulteriore aumento del 2% nel 2018 dopo essere praticamente raddoppiate nel giro degli ultimi dieci anni.

Il risultato è che il Paese più nazionalista del mondo toglie spazio sugli scaffali a Camembert, Brie, Roquefort e alle altre specialità locali che, come ricordava Charles De Gaulle, sono i prodotti più rappresentativi del Paese, per sostituirli con i prodotti Made in Italy. E oggi le esportazioni di formaggio italiano in Francia sono largamente superiori a quelle dei cugini d’oltralpe nel Belpaese. In realta’ il formaggio italiano ha conquistato molti altri Paesi e continenti.

In Germania l’export è cresciuto del 9% davanti alla Gran Bretagna dove nel 2018 si è verificato un aumento del 10% delle spedizioni

Il secondo mercato di sbocco è oggi rappresentato dalla Germania. Qui l’export è cresciuto del 9% davanti alla Gran Bretagna dove nel 2018 si è verificato un aumento del 10% . Negli gli Stati Uniti le spedizioni sono aumentate del 7%. Ma i prodotti caseari tricolori crescono anche in paesi tradizionali produttori come l’Olanda (+19%) e la Svizzera (+10%) del formaggio con i buchi. In cima alla lista dei formaggi italiani più richiesti all’estero ci sono il Grana Padano ed il Parmigiano Reggiano. Questi rappresentano il 22% del totale esportato e  guidano la lista del 51 formaggi italiani che hanno avuto il riconoscimento dell’Unione Europea come denominazione di origine(Dop/Igp). Si va dal Pecorino Romano, al Gorgonzola e alla mozzarella di Bufala Campana.

I formaggi Made in Italy più esportati sono purtroppo anche quelli più taroccati nel mondo.  Le imitazioni del Parmigiano reggiano e del Grana Padano hanno superato addirittura i prodotti originali.  Una realtà paradossalmente favorita dai recenti accordi di libero scambio siglati dall’Unione Europea che di fatto stanno legittimando le brutte copie delle specialità nazionali.

Il successo dei formaggio italiano all’estero è la punta dell’iceberg del segnale di ripresa registrato nel settore  caseario

Il successo dei formaggio italiano all’estero è la punta dell’iceberg del segnale di ripresa registrato nel settore lattiero caseario nazionale dopo l’obbligo di indicare in etichetta la provenienza del latte entrato in vigore in Italia il 19 aprile 2017 che ha rivitalizzato il mercato e salvato molte stalle dalla chiusura, conclude la Coldiretti.

                                                                                                                                                                    Fonte DIRE