Pallavolo: la Scarabeo Roma lascia la serie A. Decisione sofferta, ma dovuta, quella della dirigenza rossoblù che, dopo tre anni esaltanti, decide autonomamente di rinunciare alla serie A e ripartire dalla serie cadetta. Queste le motivazioni.

Il 25 ottobre 2015, l’allora Globo Scarabeo Civita Castellana, segnava la sua storia sportiva debuttando in serie A2.   Una vittoria per 3-1, in esterna contro Vibo Valentia, battezzava   l’ingresso nel volley che conta di una società di un piccolo comune del viterbese che, dopo anni di attenta gestione societaria e di vittorie sul campo, arrivata prima nel campionato di B1 sotto la guida del tecnico Spanakis, si era conquistata con pieno merito il diritto di figurare tra le grandi del volley nazionale.  Da quella data sono passati circa 900 giorni, tre stagioni, quasi 100 partite disputate, tre play off su tre conquistati e un meraviglioso trofeo, la Del Monte Coppa Italia di A2, messo in bacheca dopo un’appassionante  finale vinta contro Bergamo nel gennaio scorso a Bari: una serie A2 disputata da grande tra le grandi.  Ma quello che i numeri non dicono è l’impegno e la passione rossoblù di tutti i soggetti che hanno concorso al raggiungimento di questi importanti risultati sportivi, siano essi gli i addetti al montaggio del taraflex, i dirigenti, lo staff tecnico, tutti i giocatori che hanno indossato la casacca di Civita Castellana e  i tifosi che ci hanno seguito e sostenuto in ogni campo di gara.

Pallavolo: la Scarabeo Roma e gli anni in esilio

C’è un altro dato che ricorre in questa sequenza, il numero tre: tre sono stati i comuni in cui la Junior Volley ha giocato, cambiando campo di gara di anno in anno, come un apolide, portando la seria A prima a Monterotondo, poi a Montefiascone e infine a Roma nella stagione appena trascorsa. Doveroso dirlo, ogni comune ha aperto le braccia e accolto con entusiasmo il grande volley che gli è stato proposto. Quella del nomadismo non è stata certo una volontà della dirigenza, ma una sorta di esilio forzato, conseguente alle mancate risposte di un’Amministrazione Comunale che non ha saputo valorizzare appieno una sua eccellenza sportiva.  Una società di pallavolo   che ha fatto conoscere e portato in alto il nome e i colori di Civita Castellana in tutti i principali palazzetti italiani.  Anni di promesse, proclami in piazza, progetti predisposti a spese della società ma nulla è stato fatto da questa Amministrazione Comunale neanche per adeguare il vecchio impianto agli standard della A2 e consentire agli appassionati civitonici di assistere alle gare interne della loro squadra.

La ristrutturazione del Palazzetto di Viale Tiziano

La dirigenza rossoblù, nell’annata appena conclusa, ha provato a riportare   la serie A in una Roma pallavolisticamente orfana da anni: ed ecco la Scarabeo GCF Roma condurre tutta la Regular Season da prima in classifica, esaltare il pubblico laziale, conquistare le pagine delle più importanti testate nazionali sportive, riportare appassionati e famiglie al Pala Tiziano capitolino e alzare al cielo una Coppa Italia storica al Pala Florio di Bari nel gennaio scorso. Questo positivo bilancio dell’annata romana aveva indotto nella dirigenza della Junior Volley la speranza di avere finalmente trovato una definitiva soluzione ai problemi del campo di gara al Palazzetto dello Sport di viale Tiziano a Roma. Purtroppo qualche settimana fa è arrivata la notizia che ha pesato come un macigno sulla decisione da prendere per la prossima stagione agonistica: il Palazzetto dello Sport di viale Tiziano deve fare il “tagliando” quindi verrà chiuso per lavori di ristrutturazione fino ad un ipotetico 2020.

In alternativa è stato proposto di spostare il campo di gara in un padiglione della Nuova Fiera di Roma, vicino l’Aeroporto di Fiumicino, una soluzione chiaramente impraticabile per la Junior Volley per la logistica e per i costi. La prospettiva di cambiare per il quarto anno la sede di gara ha quindi costretto la dirigenza della Junior Volley a fare un passo indietro e, con grande rammarico, a rinunciare all’iscrizione al nuovo Campionato di A2. Una decisione ovviamente non semplice, sofferta ma lucida e consapevole, da parte di chi nulla deve dimostrare sul piano delle capacità organizzative e tecniche dati gli eccellenti risultati raggiunti in soli tre anni di A2.   Non difenderà la sua Coppa Italia la Junior Volley, non lotterà per altri ambiziosi traguardi verso la Superlega, ma ricomincerà a ricostruire dalla serie B la sua nuova storia sportiva, restituendo ai tifosi locali il piacere di tifare per la squadra della propria città nel Palazzetto dedicato al mai dimenticato Pino Smargiassi.

La dirigenza della Junior  Volley, nelle persona della Presidente Maria Luisa Agostinelli  intende sentitamente  ringraziare gli sponsor, tutti i giocatori, i tecnici  Spanakis, Pastore, Beltrame, il Direttore Sportivo Sacripanti, l’ufficio stampa Migliosi e Torcivia e tutti gli altri dirigenti e  collaboratori che hanno contribuito  con professionalità ed entusiasmo a far sì che una piccola realtà di provincia si sia potuta affermare contro compagini molto più blasonate in tutti i palazzetti d’Italia.

Pallavolo, l’arrivederci alla Serie A della Scarabeo Roma

Questo è un “A” Rivederci. Una nuova stagione comincerà tra qualche mese, il passato è già futuro. Come scrive  il poeta Pablo Neruda  “Nascere non basta. È per rinascere che siamo nati. Ogni giorno” e così sarà anche per la Junior Volley che adesso fa un passo indietro per farne tre in avanti quando avrà a disposizione un impianto cittadino idoneo per la serie A, come testimonia la sua storia, breve ma ricca di traguardi prestigiosi.