Bottiglia parlante: messaggi contro il bullismo. A Scandicci 300 studenti di Istituti Comprensivi e Istituti Superiori hanno partecipato all’iniziativa “Sguardi oltre” al teatro Aurora. Dentro le bottiglie, che richiamano quelle consegnate al mare per trasportare messaggi, tante possibili soluzioni per i problemi quotidiani da affrontare in classe.
Si chiama “Sguardi Oltre. Esperienze ai confini del quotidiano” ed e’ il progetto curato dall’Associazione Mani altri sguardi. Il progetto, sostenuto e patrocinato dal Comune di Scandicci, Assessorato all’Istruzione, ha coinvolto oltre 300 studenti di diversi Istituti Comprensivi e Istituti Superiori del territorio comunale. Il percorso educativo, anziché’ affrontare in via emergenziale il fenomeno del bullismo e varie forme di discriminazione multipla, ha inteso trattare tali questioni in modo obliquo, attraverso strumenti apparentemente estranei e laterali (dalle geografie del quotidiano alle tecnologie) e tuttavia centrali per la risoluzione del problema.
Una serie di laboratori e workshop, unitamente alla ricerca, ha permesso ai partecipanti di considerare in modo nuovo, senza parlarne direttamente, il problema pressante e ubiquo delle discriminazioni multiple, al fine di comprenderne i processi relazionali, affettivi, sociali e culturali sottesi. Attraverso la ricerca i ragazzi hanno avuto modo non solo di portare allo scoperto problemi e bisogni del loro quotidiano, ma hanno anche saputo trovare risposte e soluzioni creative alle domande da loro stessi poste. Da tutte le idee emerse e dal confronto avuto in diverse classi, gli studenti-ricercatori hanno ideato e coprogettato una bottiglia digitale per migliorare i processi di comunicazione e facilitare esperienze di contatto fisico, di espressione individuale tra persone e generazioni diverse.
E’ stato cosi’ realizzato il prototipo di “bottiglia parlante”, in seguito testata con i ragazzi. La bottiglia digitale, protagonista assoluta dell’evento al Teatro Aurora, e’ esito di tutte le attività’ svolte nelle classi e ricorda i messaggi in bottiglia, consegnati al mare per essere trasportati dalle onde: al medesimo oggetto, in certo senso, e’ stato affidato il compito di attraversare l’oceano che oggi separa le persone, a partire da quelle che vivono vicine le une alle altre ma che raramente fanno esperienza di contatto. La bottiglia e’ stata creata per essere un attivatore di processi di convivenza e di nuove forme di comunicazione.
“L’educazione dei ragazzi e la crescita dei cittadini piu’ giovani passano attraverso mille canali – dice l’assessora alla Pubblica Istruzione Diye Ndiaye – il progetto Sguardi Oltre nelle nostre scuole ha reso gli alunni e gli studenti protagonisti di un percorso che affronta problematiche come le discriminazioni multiple e il bullismo con risposte legate alle modalita’ comunicative tra persone, cercando cosi’ soluzioni piu’ concrete e significative e superando gli approcci esclusivamente emergenziali ai diversi problemi”. (www.redattoresociale.it)
(fonte DIRE)