Josefa Idem: “L’aspetto psicologico per uno sportivo è determinante, ma purtroppo questa consapevolezza non trova riscontro nelle strutture. Sbaglia l’atleta che si concentra solo sullo sport, ci sono altri aspetti che vanno aggiunti alla carriera”
L’ex campionessa di canoa Josefa Idem è intervenuta ai microfoni della trasmissione “Sport Academy” su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano.

Josefa Idem, che studia alla facoltà di psicologia dell’UniCusano, ha parlato del legame tra sport e psicologia

“L’aspetto psicologico per uno sportivo è assolutamente determinante per quanto riguarda l’atteggiamento in allenamento e la riuscita in gara –ha affermato Idem-. Noi vediamo il momento della gara in cui un atleta si deve esprimere, ma quei momenti sono preceduti da mesi e mesi di duri allenamenti in cui bisogna spostare i propri limiti, trovare una strategia per affrontare le stanchezze, trovare una struttura mentale che permetta di essere sempre concentrati per conoscere il lavoro da fare. E’ ampiamente riconosciuto che l’aspetto psicologico sia determinante, purtroppo questa consapevolezza tante volte non trova riscontro nelle strutture, perché ci sono in tantissimi ambiti le strutture fai-da-te dal punto di vista della preparazione mentale, quando invece questo è ormai un mestiere specifico. Io ho sempre fatto molto lavoro con uno psicologo su questo versante, mi sono fatta un’enorme esperienza su questo versante e mi piacerebbe trasmetterla. Ma trasmettere un’esperienza personale senza avere anche le conoscenze teoriche credo sia irresponsabile, anche per questo ho deciso di studiare psicologia”.

La vita da sportivo

“Man mano che si va avanti le situazioni diventano sempre più complesse –ha spiegato Idem-, però farsi un lavoro e una famiglia sono questioni da non sottovalutare perché sono aspetti che vanno aggiunti alla carriera sportiva. Saltare questi passaggi significa concentrarsi solamente sullo sport e quando una cosa diventa troppo importante è anche facile compromettere il risultato al quale si ambisce. Fare altre attività come studio, lavoro e famiglia diventa complementare e rafforzante l’attività sportiva. Queste cose devono andare di pari passo. L’università telematica è stata una grande rivelazione perché permette agli atleti di portare avanti una carriera duale”.
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per info:
Gianluca Fabi, direttore Radio Cusano Campus