Casamica Onlus: la campagna solidale per supportare i “pendolari della salute”, persone malate costrette a sottoporsi a cure lontano da casa insieme ai loro familiari accompagnatori. Per aiutare CasAmica Onlus a garantire loro, non solo un posto letto, ma anche il calore e il supporto di una famiglia basta un sms o una chiamata da rete fissa al 45588. 

I dati

In Italia, ogni anno sono circa 400 mila le persone, affette da gravi patologie, che per ricevere le cure necessarie sono costrette a spostarsi lontano dalla propria città; un numero molto importante che ingloba anche tante persone che, a causa di fragilità economiche, oltre alle preoccupazioni per la propria salute devono affrontare le difficoltà logistiche di una sistemazione per sé e per la propria famiglia e che finiscono per essere costrette a dormire in macchina fuori dagli ospedali, tra mille disagi.

Ne abbiamo parlato a #genitorisidiventa, su Radio Cusano Campus, col direttore di Casamica Onlus Stefano Gastaldi. “I fondi che vengono raccolti in questi giorni saranno destinati a sostenere la gratuità dell’accoglienza degli adolescenti malati, e i servizi che le nostre case offrono: dal sostegno psicologico gratuito, alla pet therapy. Casamica mette a disposizione volontari e specialisti che ai nostri amici vengono offerti gratuitamente”, ha specificato Gastaldi.

Perché nasce Casamica Onlus?

“Casamica nasce per rendere possibili a tutti le cure, in questi anni è aumentato il numero delle famiglie che hanno bisogno di cure e di usufruire dei nostri servizi. Ci sono famiglie che devo trascorrere molto tempo lontani da casa”, ha aggiunto il direttore Stefano Gastaldi. 

Attualmente CasAmica gestisce sei strutture di accoglienza distribuite a Milano, Roma e Lecco per un totale di circa 200 posti letto. A Milano, in particolare, sono presenti tre case per gli adulti e una pensata appositamente per i bambini e i loro familiari. La casa di Roma, immersa in un grande spazio verde, accoglie sia adulti che bambini con i loro genitori e la casa di Lecco è nata per accogliere in particolare i malati che devono affrontare una lunga riabilitazione e non hanno una rete di parenti e amici in grado di aiutarli. Le strutture sono aperte 365 giorni l’anno e si trovano nei pressi di importanti centri di eccellenza ospedaliera. Il periodo medio di permanenza nelle case è di circa 10 giorni e la maggior parte degli ospiti arriva dopo aver affrontato un lungo viaggio: il 73%, infatti, proviene dal Sud Italia e dalle Isole e l’1% viene dall’estero, soprattutto dall’Est Europa.

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