Sergio Mattarella ha convocato Cottarelli al Quirinale per stamattina. Il prof.Giuseppe Conte ha rinunciato all’incarico. Scontro istituzionale mai così aspro nel nostro Paese. 

IL NO DI SERGIO MATTARELLA A SAVONA

E’ terminata dopo appena quattro giorni la parentesi dell’incarico che il capo dello Stato ha affidato a Giuseppe Conte per la formazione di un governo M5s-Lega. Il diniego di Sergio Mattarella a Savona all’Economia (“decisione che non ho preso a cuor leggero”, ha dichiarato il presidente), è stato lo spigolo sul quale è caduto l’ex premier incaricato. Adesso va in scena uno scontro istituzionale con M5s e Lega che tuonano contro il Capo dello Stato.

INCARICO A CARLO COTTARELLI

Si dissolve per ora l’ipotesi del governo Lega-5 Stelle e si avvicina un incarico per Carlo Cottarelli, chiamato per questa mattina al Quirinale. Non era lui il candidato misterioso al quale il capo dello Stato un mese fa pensava di affidare un esecutivo di garanzia e servizio, se il patto gialloverde fosse fallito. Questo nome si è imposto adesso per tamponare in corsa i conti pubblici, dopo che l’Italia è stata messa sotto attacco dagli speculatori finanziari.

LA TRATTATIVA AL QUIRINALE

Nella giornata di ieri Di Maio e Salvini hanno incontrato Sergio Mattarella al Quirinale. Incontri i cui contenuti dovevano rimanere coperti e che sono invece stati subito pubblicamente raccontati (cosa mai vista). Confermando che la campagna elettorale più lunga della nostra storia si era riaccesa. Comportamenti che hanno posto da subito Mattarella nel mirino, con una speculazione ultrapopulista sui suoi poteri. Insomma: a nessuno dei due interessavano le controindicazioni costituzionali che inducevano l’inquilino del Colle a dire no alla candidatura di Savona all’Economia, quanto cercare il casus belli. Per cavalcarlo. Come scrive il Corriere della Sera.