Patto generazionale e svantaggio in termini di reddito e occupazione per le nuovi generazioni. Il legame tra impatto demografico e lavoro apre una serie di questioni sulla materia delle riforme pensionistiche. Ma anche delle nuove competenze dei lavoratori e di come accogliere le sfide della digitalizzazione del lavoro.
Un seminario su come approcciarsi al mercato del lavoro con le nuove sfide della digitalizzazione
Questo il cuore del seminario che si è tenuto questa mattina a Roma, nell’Auditorium dell’Istituto nazionale per l’Analisi delle Politiche Pubbliche sulla Presentazione del Rapporto della Commissione europea in materia di ‘Occupazione e Sviluppi sociali in Europa sul patto intergenerazionale e i costi dell’invecchiamento della popolazione’. Di questo ha parlato Loukas Stemitsiotis, Capo Unità della Direzione generale degli affari sociali della Commissione UE. Per quanto i mercati europei siano in ripresa, i giovani, anche per l’impatto delle cosiddette forme di lavoro atipico, continuino ad essere svantaggiate in termini di reddito.
Il seminario ha voluto analizzare l’impatto della tecnologia e della demografia sul mercato del lavoro
“Al più tardi in autunno uscirà l’audit di Inapp su ‘Upskilling e reskilling’ delle imprese italiane. Un terreno di ricerca molto importante per l’Istituto” ha annunciato Stefano Sacchi, Presidente di Inapp che, intervistato dalla Dire, ha spiegato come “l’impatto tecnologico e l’aspetto demografico abbiano impatto sul mercato del lavoro e sul sistema delle protezioni sociali. La Commissione europea nella sua indagine si soffermerà sulle criticità del sistema pensionistico. Questo dovrà tradursi in maggiori contributi, o in minori prestazioni pensionistiche, oppure in un intervento da parte dello Stato attraverso la fiscalità generale”.
“Un altro tema affrontato è quello del cambiamento dei sistemi di protezione sociale. Ad esempio il lavoro in piattaforma con uno sguardo a cosa succede alle prestazioni sociali. Sul tavolo della discussione con i decisori politici, parte di questo seminario- ha concluso Sacchi- la riforma Fornero e il reddito di cittadinanza”.
Fonte DIRE