What women want, la campagna di sensibilizzazione promossa dall’Osservatorio sulla Violenza Ostetrica, accoglie le proposte di mamme e donne che vogliono contribuire al cambiamento e miglioramento dell’assistenza sanitaria. Ne abbiamo parlato con Elena Skoko, a #genitorisidiventa, su Radio Cusano Campus.

#whatwomenwant

“E’ una campagna globale partita l’11 aprile, durerà tutto l’anno. L’obiettivo è di chiedere alle donne come desiderano cambiare l’assistenza sanitaria, dalla maternità alla menopausa, e in tutte le altre fasi della vita. Generalmente è la politica a decidere e aiutare le donne, in questo caso vorremmo che arrivassero dalle donne le proposte di cambiamento e miglioramento”, ha raccontato Elena Skoko.  

Cosa chiedete?

“L’Osservatorio sulla Violenza Ostetrica è coordinatore a livello nazionale della campagna di sensibilizzazione e chiede alle donne di sintetizzare, in una proposta, quello che per loro è prioritario nell’assistenza sanitaria: avere, ad esempio, maggiore accesso alla contraccezione, migliorare il percorso alla maternità. Tante sono le cose che le donne vorrebbero vedere cambiate, ma che nessuno ha mai chiesto loro”, ha spiegato la fondatrice dell’Osservatorio.

“La campagna vorrebbe partire dalle richieste delle donne, che è possibile inviare tramite il portale web dell’osservatorio, oppure attraverso la pagina dell’associazione promotrice che è www.whatwomenwant.org/italian, ed che è possibile trovare su Facebook.”

La campagna vuole:

  1. educare e rafforzare le persone in merito all’importanza della qualità, equità e dignità nella assistenza sanitaria delle donne e delle ragazze;
  2. sostenere le donne e le ragazze nella richiesta di accesso all’assistenza dignitosa e di alta qualità;
  3. mettere i bisogni delle donne e delle ragazze, così come espressi da loro stesse, al centro delle politiche sulla salute, ai programmi e all’accountability dei sistemi sanitari.

L’iniziativa ha come ulteriore obiettivo di aiutare i governi, i professionisti sanitari, i fornitori di assistenza privati e le organizzazione della società civile a capire meglio cosa sia più importante per le donne e le ragazze in merito alla loro salute.

Ascolta qui l’intervista integrale