Probiotici e Sindrome dell’intestino irritabile. Il Prof. Antonio Gasbarrini (Ordinario Facoltà di Medicina e Chirurgia, Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma) è intervenuto ai microfoni di “Genetica Oggi”, trasmissione condotta da Andrea Lupoli su Radio Cusano Campus.
Cos’è la Sindrome dell’intestino irritabile?
E’ la sensazione di dolore e gonfiore addominale accompagnata dall’alterazione dell’andare di corpo con stitichezza e diarrea. E’ chiaro che questo sia molto frequente e, quindi, per entrare nel Sindrome del’intestino irritabile deve essere una sensazione che si verifica almeno 4-5 volte al mese.
I probiotici diventano protagonisti
In tante malattie il microbiota sta assumendo un ruolo molto importante, principalmente nell’intestino irritabile caratterizzato da dolori, ma soprattutto da gonfiore. Cosa causa il meteorismo? La fermentazione di quello che mangiamo fa parte dei batteri intestinali, in particolare il microbiota intestinale che colonizza il colon dell’intestino tenue da quando siamo piccoli. Se questo non funziona correttamente e fermenta in eccesso i carboidrati, si verifica il meteorismo. Questa complessa biomassa microbica può essere modulata attraverso la dieta, con antibiotici o eliminando farmaci che possono danneggiarlo e infine si possono usare i probiotici personalizzati.
Sono efficaci i probiotici attualmente presenti in farmacia?
Sono un insieme di composti microbici che vanno usati con intelligenza. In farmacia ne sono disponibili una grande quantità e sono presenti in ceppo singolo o in combinazioni di ceppi. Vanno scelti sulla base delle evidenze della letteratura. Prima di usare un probiotici dobbiamo essere sicuri che sia stato già provato in quella specifica patologia.
Quali alimenti scegliere per prendersi cura dell’intestino?
Anche sull’alimentazione c’è un’altra rivoluzione epocale perché anch’essa deve essere personalizzata . Non esiste una nutrizione adatta a tutti perché il microbiota cambia in base agli eventi che viviamo nei primi 10 anni di vita.
Esiste una correlazione tra microbiota intestinale ed alcune patologie neurologiche?
Parkinson, alzheimer, sclerosi multipla ed autismo sono studiati per le relazioni con il microbiota intestinali. E’ una rivoluzione in corso che va presa con le pinze perché bisogna evitare il fai da te. Il microbiota si può anche modulare con il trapianto, che ha salvato già molte persone. Attenzione, perché siamo in un’area ancora in evoluzione con luci ed ombre.