Nel variegato mondo del ‘tattoo’ ha di recente fatto la propria comparsa anche l’inchiostro bianco, che consente di realizzare tatuaggi delicati ed eleganti.
I tatuaggi bianchi richiedono ancora più precisione tecnica di quelli con l’inchiostro colorato
Per rendere un tatuaggio bianco visibile e compatto, però, serve il lavoro di tatuatori altamente specializzati che passino più e più volte l’inchiostro sulla stessa zona, evitando al contempo di danneggiare i tessuti. Si e’ discusso anche di questo oggi a Roma in occasione dell’apertura del 39esimo Congresso nazionale della Società italiana di Medicina Estetica.
“Attenzione però, tatuarsi non e’ mai una pratica completamente esente da rischi- ha fatto pero’ sapere la professoressa Antonella Tammaro, ricercatrice all’Università Sapienza di Roma- con l’esposizione al sole l’inchiostro bianco tende ad ingiallire, mentre quello nero può dare fenomeni di fotosensibilizzazione con conseguente effetto ‘rilevato’ della cute. Per non parlare delle complicanze ancora piu’ serie che possono prodursi a livello cutaneo e non solo”. Nell’esecuzione dei tatuaggi esistono infatti numerose complicazioni, che possono essere di natura non allergica, allergica, oppure entrambe.
I rischi d’ incorrere in reazioni allergiche sono tanti
“L’introduzione di pigmenti esogeni a livello intradermico può causare reazioni cutanee eczematose, reazioni granulomatose, reazioni lichenoidi, lesioni sarcoidee, vasculiti, iperplasie pseudo-epiteliomatose”. Cosa fare, allora, per correre ai ripari se il tatuaggio da’ problemi? “Sicuramente il primo step e’ quello di rivolgersi tempestivamente a degli specialisti- ha fatto sapere ancora l’esperta- Per la diagnostica allergologica, presso l’ambulatorio di dermatologia allergologica dell’ospedale Sant’Andrea di Roma, disponiamo di patch test della serie Sidapa e della serie North America, nonchè di serie Speciale tatuaggi per identificare eventuali positività ai vari apteni contenuti nei pigmenti dei tatuaggi. Qualora necessario- ha infine concluso Tammaro- si puo’ effettuare una biopsia incisionale nell’area alterata del tatuaggio, con esecuzione dell’esame istologico”.
Fonte DIRE