Mamsharing, il progetto di Paola Cimaroli, aggrega, promuove l’amicizia tra mamme e bambini e aiuta le donne ad avere più tempo per se stesse e per la coppia. Ne abbiamo parlato con la presidente Cimaroli, a #genitorisidiventa, su Radio Cusano Campus, in occasione della presentazione del prossimo 24 maggio, alle 17,30, in Largo Luigi Cossa, 36, a Roma.

Come vengono selezionate le mamme che entrano a far parte della rete?

“Esiste una selezione a monte: la responsabile di zona ha l’incarico di coinvolgere almeno venti mamme. Questo è il numero giusto emerso da alcune sperimentazioni effettuate, ha già una rete di persone di fiducia che seguono il catechismo, la stessa classe, o attività sportive e raccoglie le segnalazioni che arrivano dai social, blog, tramite mail assicurandosi che le abitazioni siano in uno stato di sicurezza”, ha affermato Paola Cimaroli.

Vivere nello stesso palazzo e non conoscerci

“Mamsharing promuove il recupero della dimensione territoriale, ci sono genitori che pur vivendo nello stesso palazzo non si conoscono, vi è una diffidenza iniziale che viene superata grazie ai bambini che interagiscono con più facilità”, in assenza dei quali, molte buone conoscenze non sarebbero possibili. 

Mamsitter opera in quattro regioni: Abruzzo, Lazio, Calabria e stiamo partendo anche in Lombardia, su Milano. Quella del 24 maggio prossimo “è un’occasione per creare interazione tra mamme che non si conoscono e condividere la socialità come si faceva una volta, andando a fare i compiti a casa dell’amica. Attraverso lo scambio di tempo andiamo a creare vantaggi indubbi: avere una mamma che funga da tata può cambiarci la vita, e infine, tutto questo crea una piccola comunità nella comunità che funge da riferimento per le mamme”, ha osservato la presidente Cimaroli.

Lo scambio avviene versando una quota mensile di 30 euro. “L’associazione ha dei costi da coprire e bisogna che i genitori ci aiutino a farlo.”

Contatti

Per contattare l’associazione è possibile utilizzare la pagina Facebook MamsitterItalia, dove si può inviare un messaggio, inviare una mail a [email protected], o seguirci su www.mamsitter.altervista.org

Ascolta qui l’intervista integrale