I capelli riflettono la nostra salute. E’ risaputo che, con l’avanzare dell’età, i capelli tendono ad ingrigirsi fino a diventare bianchi. Il fenomeno è fisiologico sia nelle donne che negli uomini, ma esistono alcuni fattori che possono accelerare il processo. A esempio, c’è chi sviluppa un incanutimento della chioma già a 16 anni, chi invece vede comparire il primo capello bianco dopo i 40 anni. I ricercatori del National Institutes of Health e dell’Università dell’Alabama, basandosi su queste differenze individuali, si sono chiesti quali altri fattori bisognasse considerare, oltre al fattore genetico. Ne è emerso che il sistema immunitario potrebbe svolgere un ruolo importante nella comparsa dei capelli bianchi.
Capelli bianchi: lo studio pubblicato su PLOS Biology
Gli scienziati hanno osservato che: quanto più l’organismo si trova a fronteggiare infezioni tanto più si verifica una diminuzione delle cellule che producono i pigmenti che danno il colore ai capelli.
Uno dei meccanismi, attraverso cui il sistema immunitario ci difende dai microrganismi, è nello stimolare le cellule che vengono attaccate da virus e batteri a produrre interferoni. Queste molecole mandano l’allarme anche alle altre cellule, permettendo loro di attivarsi ed eliminare gli agenti patogeni. Gli interferoni però, nel momento in cui vengono prodotti in eccesso, vanno ad interferire con la produzione di una proteina denominata Mitf, che è importante per il funzionamento dei melanociti. Cosa sono i melanociti? Si tratta di cellule da cui dipende il colore dei capelli. Nel momento in cui smettono di funzionare in modo corretto a causa dell’età o delle infezioni, i capelli ricrescono senza il pigmento e si ingrigiscono oppure si imbiancano.