Dino Zoff, portiere e Capitano Campione del Mondo 1982

sull’opzione di Mancini quale CT azzurro, ha dichiarato: “Una buona scelta”

L’intervento durante “Sport Academy”, in onda ogni giorno dalle 19 alle 20

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Dino Zoff, portiere dell’Italia Campione del Mondo nel 1982 a Madrid, storico numero 1 della Juventus di Giovanni Trapattoni, è intervenuto su Radio Cusano Campus nella rubrica “Sport Academy”, per commentare la soluzione federale di affidare la squadra azzurra a Roberto Mancini.

“Mancini è una buona scelta, senza dubbio. E’ un allenatore di esperienza. L’importante è che vengano su dei giovani interessanti per poter formare la Nazionale e adeguarla alle nostre tradizioni”

Quanto le ha dato pensiero, quanto le ha fatto male, vedere i colori che lei ha difeso con grande costanza, con grandi risultati, fuori da una competizione assoluta qual è il Mondiale?

Dino Zoff è, come sempre, sincero e schietto fino al midollo: “Essere fuori dal Mondiale dopo 60 anni, vedendo partecipare squadre che non hanno la nostra tradizione, e i titoli che abbiamo noi, è davvero triste. Del resto nello Sport se non vinci non puoi ancorare le cose a quello che eri”.

Guardiamo la metà del bicchiere mezzo pieno, o almeno proviamoci. E’ capitata questa sciagura, di non andare al Campionato del Mondo: può servire, come momento di profonda riflessione?

“Direi relativamente. Per tornare grandi servono generazioni di giocatori all’altezza della situazione. Adesso ci sono pochi italiani, impiegati nelle squadre giovanili, Allievi e Primavera, e ci sono, di contro, tanti stranieri. I talenti italiani buoni vengono fuori ugualmente, ma ovviamente c’è qualche difficoltà in più”.

I rapporti umani del periodo della Juventus: ancora sente tutti i compagni di quella strepitosa formazione?

“Ci sentiamo ci vediamo ogni tanto, poi ognuno è da una parte e uno dall’altra, non è semplice, farlo in maniera continua”.

Gente come Lei o Rivera non ha trovato ulteriore spazio, in Federazione. Perché?

“Al di là dei nostri due nomi c’è tanta gente, che sarebbe utile. E’ sempre stata una politica di diverse società, che hanno portato sempre persone non di Calcio”.

Qual è un giocatore che l’ha favorevolmente impressionata, dell’ultima versione della Serie A?

“Certamente Douglas Costa, che non era conosciuto, almeno da noi; ha fatto vedere cose interessanti”.

Quando giocava c’era un rapporto più ossequioso, nei confronti degli arbitri?

Zoff dice: “Oramai l’esasperazione mediatica presuppone sempre dei contrasti, come dicevo a un altro suo collega. C’è sempre la prospettiva di Bartali e Coppi, con l’aggiunta che le notizie del genere fanno sempre scrivere”.