Giornata della famiglia: proclamata nel 1994, dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, quest’anno è al XX appuntamento e, per essere il giorno della consapevolezza dei problemi e delle risorse delle famiglie, si ha la sensazione che stia passando in sordina. “Non c’è nulla da festeggiare, in Italia non si riesce a trovare una soluzione al problema dell’inverno demografico. Su questo argomento sono un disco rotto. Per questo chiediamo con forza la nascita di un Ministero della Famiglia e della Natalità. Il tema della famiglia va di pari passo col tema dell’economia. Se non c’è un ricambio generazionale non riparte il Paese e si rischia una crisi peggiore di quella che stiamo vivendo”, ha affermato Gigi De Palo, a #genitorisidiventa, su Radio Cusano Campus.  

180 mila persone in meno

“Quest’anno abbiamo persona 180 mila persone: sono morte più persone di quante ne sono nate. Se non si ha voglia di un figlia si perde la speranza ed il futuro”, ha aggiunto il presidente del Forum delle Associazioni Familiari. 

Manca una politica unitaria

Giornata della Famiglia: forse è il momento più giusto per esprimere il proprio punto di vista a sostegno dei genitori. Gigi De Palo lo ha fatto, chiedendo ancora una volta che vengano “rivisti gli spot che sono stati dati alle famiglie, non c’è mai stata una politica unitaria per i genitori. Oggi mettere al mondo un figlio significa per una coppia rischiare la povertà: bisogna creare una mentalità politica e investire sui giovani e tutti quelli che vogliono mettere al mondo un figlio; bisogna sconfiggere l’inverno demografico italiano e fare in modo che le donne non vengano messe nelle condizioni di scegliere il lavoro o la famiglia. Nascondere un pancione, nel 2018, è una bestemmia soprattutto in un Paese come il nostro.”

Dal 22 maggio, “Ci vediamo a casa” in tutte le librerie

Gigi e Anna Chiara De Palo, nel frattempo, hanno scelto di raccontarsi senza filtri, come genitori, come uomo e donna, attraverso “Ci vediamo a casa”, in tutte le librerie dal prossimo 22 maggio, ed “è un invito alle famiglie a parlare senza filtri. Siamo partiti dalle nostre difficoltà quotidiane, dal tema dell’educazione, dalle litigate (le famiglie sono esperte in questo) e poi abbiamo anche voluto raccontare la bellezza della famiglia.”

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