Una delle pietanze più amate, in casa e all’estero. Un piatto famoso in tutto il mondo. E’ il pesto alla genovese, la cui ricetta è ritenuta ormai sdoganata: olio Evo, pinoli, Basilico (magari Dop), aglio, parmigiano (e/o pecorino sardo). Ma al di la’ degli ingredienti e delle dosi’, anche il ‘come’ fa la differenza.
Candidatura supportata dal Fico Eataly world di Bologna
Frullatore per i ‘comuni e pratici mortali’, mortaio per fare quello tradizionale. Il risultato, comunque, e’ una leccornia e per giunta sana. Di qui l’idea: il pesto alla genovese e’ un patrimonio culturale dell’Italia celebre in tutto il mondo, che deve essere riconosciuto e valorizzato dall’Unesco. E a supportarne la candidatura e’ il Parco del cibo più grande del mondo, il Fico Eataly world di Bologna. Bologna la dotta ma anche la ghiotta. Binomio che si sposa bene per promuovere un prodotto culturale della buona tavola. L’appuntamento e’ il 17 maggio a Fico per il “Pesto day”, la giornata dedicata a conoscere, assaggiare e promuovere il pesto ligure, sostenendone per l’appunto la candidatura come patrimonio Unesco.
Gara a suon di mortai
“Pronti, al pesto, via”. Con la collaborazione dell’associazione Palatifini di Genova e della Regione Liguria, Fico ospitera’ la gara di qualificazione per il Campionato mondiale di Pesto al mortaio 2020: alle 11.30 dieci concorrenti tra cui cuochi dilettanti, amatori e professionisti, si sfideranno in grembiule verde a colpi di pestello. A valutarli -spiega una nota di Fico- sara’ una giuria composta dall’assessore al Turismo della Regione Liguria, Gianni Berrino, Roberto Panizza dell’associazione Palatifini, il campione del mondo di Pesto al mortaio Emiliano Pescarolo, l’amministratore delegato di Fico Eataly world Tiziana Primori e lo chef stellato Alberto Bettini. Una speciale giuria di food blogger assegnera’ inoltre il riconoscimento speciale al concorrente che otterrà il maggiore gradimento delle esperte.
Fonte DIRE