Adozioni internazionali: il Tour nazionale 2018 organizzato da Ai. Bi. e un’opportunità per l’associazione e per le famiglie per incontrarsi tra famiglie adottive, figli adottivi, coppie senza figli e genitori. Ne abbiamo parlato con Marco Carretta, figlio adottivo, a #genitorisidiventa, su Radio Cusano Campus, che ha subito spiegato cos’è l’officina dei miracoli: “Racchiude storie di famiglie che nella loro vita decidono di intraprendere un cammino nell’adozione internazionale.”

Adozioni internazionali: le criticità

“Ogni anno 500 coppie si allontanano dall’idea di adottare perché la cultura dell’adozione internazionale ha portato, nel tempo, a vedere la negatività dell’adozione. La cultura dell’adozione non sta aiutando. L’iter adottivo è lunghissimo, passano anni e anni prima di poter abbracciare il proprio figlio”, ha osservato Marco Carretta. “I ragazzi restano in istituto anni e anni, con la consapevolezza che ci sono dei genitori disposti ad adottare. Senza dimenticare il problema dei costi, elevatissimi.”

I dati

Circa 140 milioni di minori orfani che crescono senza famiglia (dati Unicef 2016), con 5 milioni di nuovi bambini abbandonati nel mondo ogni anno, da una parte; 5 milioni e 430mila coppie sposate eterosessuali senza figli, con 3 milioni di coppie sterili in Italia, dall’altra: numeri che sembrerebbero destinati a favorire un incontro reciproco e a far scoccare una ‘scintilla’ di amore e bellezza in grado di arricchire l’esistenza di tutti con la nascita di una nuova
famiglia. Eppure, i dati delle adozioni internazionali in Italia parlano di un calo significativo delle procedure completate annualmente: dalle 3.154 del 2011 si è passati alle 1.168 del 2017 .

Sognando la gratuità delle adozioni

Quali strategie risolutive bisognerebbe mettere in atto per contrastare le difficoltà relative al mondo delle adozioni internazionali? “Le difficoltà sono ovunque, per questo le coppie tendono a lasciar perdere l’idea di adottare. In Italia manca la cultura dell’adozione, bisognerebbe arrivare alla gratuità del processo adottivo”, così da ridurre gli ostacoli e incentivare le coppie a fare un passo avanti.

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