Computer Art in mostra a Roma. “Lo stesso Alan Turing, padre dell’informatica teorica e creatore del primo calcolatore digitale elettronico programmabile, si diletto’ ad esplorare le potenzialità di questa nuova macchina come strumento musicale. Nel 1951, il suo gigantesco computer emise i primi sgraziati suoni articolati”, ricordano gli organizzatori di ‘bin/art’, retrospettiva sulla computer art 1961-2001.

Alan Mathison Turing, matematico, logico, crittografo e scienziato: un autentico genio leonardesco del XX secolo. Egli, tra i primissimi teorici dell’Intelligenza Artificiale, è considerato il padre della computer science e un pioniere dell’informatica. La Macchina di Turing Universale incorporava già i concetti essenziali di un computer: consisteva, in sostanza, in una singola macchina in grado di svolgere qualunque compito con l’apposito programma. Era stata posta la distinzione tra hardware e software, seppur non formalizzata in questi termini.

Turing, spesso criticato per l’approccio comportamentista, fu forse eccessivamente ottimista nelle sue dichiarazioni; tuttavia le sue congetture sulla possibilità dell’intelligenza artificiale e sul funzionamento della mente fornirono materiale discussione per il dibattito filosofico e per le nascenti scienze cognitive. La sua ricerca s’interuppe dopo pochi anni: nel 1952 Alan subì un processo per omosessualità e fu costretto ad abbandonare ogni incarico accademico. Per evitare il carcere si sottopose a cure ormonali obbligatorie. Morì il 7 giugno del 1954 in circostanze misteriose. Aveva solo 41 anni.

Poco dopo, “e dappertutto, inizio’ ad essere esplorata coscientemente la possibilità di inserire e di gestire all’interno del computer elementi esterni, logiche oblique, quantità imponderabili, algoritmi onirici. In una parola, il caos”. Nella sempre più compiuta simbiosi uomo-macchina della modernità, “lo spazio interiore dell’uomo e’ stato colonizzato (anche) dall’algida logica binaria del calcolatore elettronico; al tempo stesso il più umano degli elementi, l’arte, ha invaso lo spazio digitale, mutando costantemente la natura dell’ordinateur”. Durante il periodo di permanenza della mostra, sono previste alcune serate a tema, con dibattiti, esposizioni giornaliere e/o musica. Negli orari di apertura e’ in funzione uno spazio informale/mini-pub all’interno della mostra. Tutte le informazioni su http://binart.eu/

(fonte DIRE)