Antonio Padellaro, fondatore ed editore de Il Fatto Quotidiano, è intervenuto ai microfoni della trasmissione “Ho scelto Cusano – Dentro la notizia” condotta da Gianluca Fabi e Daniel Moretti su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano.M5S-Lega: “Se Di Maio vuole andare al governo solo per fare un giro sulla giostra, stia attento perchè la giostra o si ferma oppure può cappottarsi. Berlusconi non è il male assoluto come dice di Battista, ma bisogna capire se ha intenzione di condizionare Salvini sulle leggi che a lui non piacciono. Salvini dovrà chiedergli il permesso per ogni riforma? In questa situazione a guadagnarci è il PD”
Marco Travaglio ha definito una “pagliacciata mai vista” l’accordo tra M5S e Lega.
“Ho parlato poco fa con Travaglio –ha dichiarato Padellaro – siamo d’accordo sul fatto che il M5S deve prendere una decisione sulla base di alcuni punti fondamentali del suo programma: la legge sul conflitto d’interessi, le leggi sulla corruzione, la riforma della prescrizione. Invece di stare a discutere del sesso degli angeli io vorrei che il M5S debba porre questi temi come fondamentali. Su questo si dovrebbe basare il contratto di governo. La domanda è: quando Berlusconi verrà a sapere che Salvini si impegna su una legge sul conflitto d’interessi cosa farà? Io non so quali siano gli accordi che non conosciamo tra Salvini e Berlusconi. L’elettorato del M5S sarà felicissimo che Di Maio vada al governo, ma per cambiare il Paese cominciando dalla lotta per la legalità, non per fare le belle statuine. Il Presidente della Repubblica sarà molto attento alla composizione del governo. Chi sarà il ministro degli esteri e i responsabili dell’economia che dovranno andare a trattare a Bruxelles sui conti? Tutte queste cose riguardano la composizione di un governo che non può essere affidato a dei dilettanti allo sbaraglio. Non possiamo impedire che si facciano dei compromessi, non solo al ribasso ma svendendo il voto di chi ha votato per certe riforme, ma attenzione perché il M5S amministra il voto di 11 milioni di italiani, non si scherza con il voto delle persone che ti hanno votato per quel programma, perché altrimenti torniamo al trasformismo. Già le capriole di queste settimane sono state mal digerite dagli elettori, se poi si va a firmare un contratto con Salvini gli elettori la prossima volta possono dire: o non vado a votare o voto per qualcun altro. Noi viviamo in una democrazia rappresentativa, vuol dire che andando a votare deleghiamo qualcun altro a rappresentarci. La rappresentatività non può finire nel nulla, in favore delle ambizioni personali . Se Di Maio vuole andare al governo solo per fare un giro sulla giostra, stia attento perchè la giostra o si ferma oppure può anche cappottarsi. Anche Salvini deve rispondere al suo elettorato, cosa gli dice a chi è andato ad applaudirlo quando diceva: basta con l’immigrazione. Dovrà fare qualcosa in merito e quegli impegni che lui ha preso dovranno essere anche convalidati dall’Europa. Fortunatamente siamo dentro l’Europa e non è che il primo che passa può cacciare la gente che a lui non sta bene”.
Padellaro su Berlusconi
“In generale non bisogna mancare di rispetto a nessuno, neppure agli elettori di Forza Italia, che hanno diritto di essere rappresentati. Berlusconi, in maniera coerente, ha detto: io non do l’appoggio al governo che ha dentro i 5 Stelle, mi asterrò sulla fiducia e poi valuterò legge per legge se dare il voto. Questo mi sembra lineare. Non è che possiamo cancellare Berlusconi e gli elettori di FI. Il problema non è la figura di Berlusconi, non sono d’accordo con chi lo definisce il male assoluto come ha fatto Di Battista. Il male assoluto è la Shoah. Detto questo, il punto è che Berlusconi, con la sua presenza, impone il fatto che certe cose non di debbano fare. Il punto è se lui interferisce e condiziona Salvini per dirgli che certe cose non le deve fare. Come si comporterà Salvini? Sarà libero oppure ogni volta dovrà andare a chiedere a Berlusconi come comportarsi? L’unico aspetto che dobbiamo comprendere è quanto peserà Berlusconi anche in futuro”.
Padellaro sul Pd
“La posizione che dà più prospettive in questo momento è quella del Pd, che ha scelto di stare all’opposizione e questo oggi gli apre delle praterie nel caso il governo gialloverde non funzioni. Ma a parte questo può rigenerarsi, a patto che non ricomincino con la loro stupida e inutile guerra civile interna”. Durante la trasmissione un ascoltatore, che si dichiara sostenitore convinto del M5S scrive in diretta di essere d’accordo con l’analisi Padellaro. “Questo ascoltatore ha detto con chiarezza che non si farà prendere in giro, vuole leggere il contratto tra Salvini e Di Maio e vedere quello che hanno intenzione di fare” ha commentato Padellaro.