L’Italia ha il primato dei bambini allattati. E’ emerso, infatti, che l’86% dei bimbi italiani viene allattato al seno, un primato tra i paesi ricchi.

Una campagna mondiale per aumentare i tassi di allattamento fino ai due anni

“Attraverso la sua campagna globale, Every Child ALIVE,- in Italia, ‘Ogni bambino e’ VITA’- che ha l’obiettivo di chiedere soluzioni per tutti i neonati del mondo, l’Unicef chiede ai governi, al settore privato e alla società’ civile di: incrementare i fondi e la sensibilizzazione per far aumentare i tassi di allattamento dalla nascita fino a due anni; attuare quadri legislativi forti per regolare la vendita di latte artificiale e altri sostituti del latte materno, come bottiglie o tettarelle; garantire congedi familiari retribuiti e attuare politiche di allattamento sui posti di lavoro, comprese le pause per l’allattamento; implementare i ’10 passi per l’allattamento’ nelle strutture per la maternità e garantire latte materno ai neonati malati.

Raccolta fondi a sostegno di progetti dedicati alla natalità

E ancora ” garantire che tutte le madri ricevano consulenze di qualita’ per l’allattamento presso le strutture sanitarie e nella prima settimana dopo il parto; rafforzare i legami tra le strutture sanitarie e le comunità, cosi’ che le madri ricevano supporto continuativo per l’allattamento. Migliorare i sistemi di monitoraggio per tracciare i miglioramenti delle politiche, dei programmi e delle pratiche per l’allattamento”.

“Nel giorno della Festa della Mamma, celebrata in oltre 128 paesi a maggio, la campagna ‘Ogni bambino e’ VITA’ celebra le madri e i loro figli e il loro diritto ad essere supportati durante la gravidanza, il parto e la nascita. Per celebrare la Festa della mamma (il prossimo 13 maggio), l’Unicef Italia- conclude il comunicato- ha lanciato la campagna di sensibilizzazione e raccolta fondi ‘Ogni bambino e’ VITA’ a sostegno di progetti prenatali e postnatali in 10 paesi – Bangladesh, Etiopia, Guinea Bissau, India, Indonesia, Malawi, Mali, Nigeria, Pakistan e Tanzania- dove la povertà estrema causa gravi carenze nelle infrastrutture mediche e la mortalità per cause neonatali e’ tra le più alte al mondo”.

 

Fonte DIRE