TAP: nuove violenze nella notte. I disordini si sono verificati nel cantiere TAP a Melendugno, in provincia di Lecce, dove una blitz della polizia ha colto di sorpresa i manifestanti che si erano accampati vicino al cantiere. La manifestazioni contro la costruzione del gasdotto TAP che collegherà il Mar Caspio alla Puglia sono culminate con l’incendio di alcuni pneumatici di grosse dimensioni.
Bruciati copertoni e distrutti i muretti a secco
“Nel corso della notte e nelle prime ore del giorno ci sono stati nuovi disordini e violenze nell’area intorno al cantiere del microtunnel. Sono stati bruciati copertoni, un atto pericoloso sia per l’ambiente sia per i cittadini che vivono nella zona. Sono stati distrutti i pregiati muretti a secco dell’area per bloccare le strade di accesso al sito di lavoro”. E’ quanto si legge in una nota dell’ufficio stampa del Trans Adriatic Pipeline. “Non appena ristabilite le condizioni di sicurezza il personale ha potuto raggiungere il proprio posto di lavoro dove le attività sono regolarmente riprese. Chi esprime in questo modo il proprio dissenso non ottiene alcun risultato, se non quello di ferire il proprio ambiente, il proprio paesaggio, il proprio territorio, magari un minuto dopo aver detto di volerlo difendere”.
Ironico il commento di Carlo Calenda e della sua vice
“Complimenti ai difensori dell’ambiente #NOTAP e a chi li supporta”. Lo scrive su twitter il ministro dello sviluppo economico Carlo Calenda, commentando quanto accaduto stanotte nei pressi del cantiere microtunnel dove sono stati bruciati anche dei copertoni.
“#Tap fermo restando il rispetto per tutte le posizioni e opinioni, devo dire che bruciare dei copertoni sul cantiere non mi pare proprio il miglior modo di difendere l’ambiente. Che dite?”. Lo scrive su twitter Teresa Bellanova, vice ministro allo sviluppo economico.
La Digos di Lecce sta indagando sui fatti della notte scorsa.
Fonte DIRE