Lago di Bracciano: lenta risalita. Infatti dopo la crisi dell’anno scorso, in cui Roma si trovò a fronteggiare una carenza idrica a cui non era preparata, sembra che il livello del lago stia lentamente risalendo.

 L’apporto dei fossi aiuta la risalita del livello del lago

“Prosegue lenta ma costante la risalita del livello del lago di Bracciano, giunto a -144 centimetri rispetto allo zero idrometrico. Dal lavoro di monitoraggio dei fossi tuttora in corso, effettuato negli ultimi mesi in collaborazione con Enea e con il geologo Alessandro Mecali, emerge che in questa fase, anche a distanza di qualche giorno dagli eventi piovosi degni di nota, l’apporto dei fossi e della falda superficiale e’ in grado, in assenza di prelievo, non solo di compensare la naturale evaporazione del lago, ma di far proseguire, seppur lentamente, la sua risalita”.

Maggio ultimo mese di piogge prima dell’estate

È quanto si legge in una nota dell’ente Parco Naturale Regionale Bracciano- Martignano. “Questo effetto positivo a breve e medio termine delle piogge sul livello del lago evidenzia come il contributo delle falde superficiali,  si sia accentuato rispetto ai primi mesi di quest’anno. Nei quali infatti il lago risaliva puntualmente in occasione delle piogge ma rimaneva sostanzialmente fermo nei giorni successivi. Osservando gli andamenti del livello idrometrico degli ultimi 100 anni  il mese di maggio è l’ultimo mese di risalita del livello idrometrico prima della naturale flessione estiva. Analogamente, il livello idrometrico raggiunge in genere il picco negativo nel mese di ottobre. Il livello raggiunto dal lago oggi (-144 centimetri) e’ lo stesso rilevato il 23 giugno 2017”.

E’ importante mantenere fermi i prelievi

In conclusione, cosi’ ancora il comunicato,”gli studi e i monitoraggi effettuati, in conclusione,da un lato infondono un discreto ottimismo. Dall’altro invece evidenziano con assoluta chiarezza l’importanza di mantenere fermi i prelievi per non vanificare quello che la natura si sta lentamente e faticosamente riprendendo”.

 

Fonte DIRE