Sistema Ford Feel The View per non vedenti. Emilio Deleidi (Caporedattore Quattroruote) è intervenuto a “Genetica Oggi”, trasmissione condotta da Andrea Lupoli su Radio Cusano Campus, emittente dell’ Università Niccolò Cusano.
Feel The View: un finestrino che mostra il paesaggio ai non vedenti. Come funziona?
Si tratta di un sistema aptico che permette il riconoscimento degli oggetti attraverso il tatto. Si è arrivati all’idea di dare una risposta tattile all’uso di un comando come fosse un tasto fisico.
Possiamo immaginare questo prototipo sulle automobili in tempi relativamente brevi?
Si parte sempre dai prototipi. La non trasformazione in prodotti dipende spesso dalle leggi di mercato. Non credo possa diventare un optional diffuso perché molto particolare, ma penso che possa essere come altri tipi di adattamenti utilizzati per le vetture delle persone diversamente abili, come ad esempio i comandi dell’ acceleratore al volante. Il costo lo dirà solo il tempo e dipenderà anche dalla legge della domanda e dell’offerta.
Ricorderete il video di quel tipo di sperimentazione che simula gli effetti dell’alcol e sostanze stupefacenti con una funzione didattica, che dovrebbe fare il giro di molte autoscuole. Queste cose non fanno vendere un auto in più, ma contribuiscono alla creazione di una cultura basata sulla consapevolezza dei pericoli in cui si imbatte l’automobilista. Nel caso del dispositivo in questione l’obiettivo è aiutare persone che soffrono di disabilità in cose che per noi sono quotidiane.
Startup che dialogano con realtà come Ford, possono nel tempo suggerire all’industria automobilistica qualcosa di diverso, ma che ritroviamo come tecnologie all’interno delle nostre auto?
Assolutamente sì. Quello che stabilisce i tempi dell’adozione di massa di questi dispositivo sono le leggi di mercato, la domanda e i costi. La tecnologia sta vivendo un periodo di grande frammento e sviluppo. Attualmente siamo fermi ad una guida che ha delle modalità che risalgono alla fine dell’ 800. Nell’ultimo periodo sono stati fatti passi avanti giganteschi e quando tutto questo si tradurrà in una guida autonoma, ancora non è possibile dirlo.