UniCusano Ternana, un solo diktat: non smettere di crederci. Non smettere di crederci, fin quando non sarà la matematica ad esprime il suo verdetto finale. È questo lo scopo dei ragazzi di Luigi De Canio, onorare ogni singola partita, a partire dalla prossima sfida con la Pro Vercelli, perché è vero che l’impresa è sempre più difficile col passare delle giornate ma è anche vero che 3 punti nel prossimo match possono rappresentare uno spiraglio per disputare i prossimi play out.
Ma dove si può trovare la forza di continuare a credere in un obiettivo che ha una probabilità di riuscita molto bassa? Quali sono i cardini psicologici sui quali impostare la partita contro i piemontesi? Quali aspetti si possono salvare della sconfitta nell’ultimo turno contro il Palermo?
Se si volesse salvare qualcosa della gara contro il Palermo, senza dubbio sarebbe l’approccio. Contro i siciliani l’UniCusano Ternana è partita bene, ha messo alle strette l’avversario, ha colto un palo clamoroso con lo sfortunatissimo Piovaccari ma poi ha pagato a caro prezzo la rete realizzata dall’ex La Gumina, troppo veloce per la marcatura di Rigione. Col gol subito si è avvertito immediatamente un calo di fiducia che ha condizionato il resto della gara.
Malgrado lo shock l’UniCusano Ternana ha avuto la forza di reagire e, sotto di 3 reti, ha sfiorato l’incredibile pareggio, questo a testimonianza del fatto che gli umbri difficilmente si arrendono, anche quando la situazione di punteggio sembra pesantemente compromessa. La qualità non manca alle Fere e la seconda rete realizzata contro il Palermo ne è testimonianza diretta.
Lo scambio di prima in un fazzoletto di campo e la conclusione precisa di Tremolada sono una prova che l’Unicusano Ternana può infastidire qualsiasi avversario. Approccio alla gara, voglia di non arrendersi e qualità: ecco da dove possono ripartire i rossoverdi dopo il ko di Palermo per preparare e poi affrontare nel migliore dei modi la decisiva sfida con la Pro Vercelli. Perché la storia dei rossoverdi in serie B non deve finire.